mercoledì 16 gennaio 2008

Neri Marcoré: sudore, e punto e a capo

Stavo tutta ingabbiata nel mio cappotto nero perché l'aria dalle quinte - non appena si fosse aperto il sipario - sarebbe stata implacabile. Poi il sipario si è alzato, e una scenografia più nera del mio cappotto (due pianoforti neri, due donne vestite di nero, pareti nere, e squarci di carta di giornale) è apparsa dal niente: intima, violenta.
Neri Marcoré non era come lo avevo immaginato dopo le tante pigre domeniche pomeriggio trascorse a guardare Per un pugno di libri. E' stato meglio; è stato vero.
Ci sono due ricordi che si intrecciano a Neri, speculari e quasi identici, ma lontani nel tempo e nello spazio.
Sono a Milano con Gianluca: probabilmente abbiamo passato tutto il pomeriggio in casa leggendo a quattro mani sul letto, ridendo come pazzi sulle mutande di Kant o ascoltando musica mentre fuori viale Papiniano cede rapidamente al buio rumoroso della sera. In sottofondo, c'è questo strano programma: un programma che parla di libri. E c'è uno strano conduttore, magro magro e appena curvo, che con uno sguardo glissato fende le telecamere dal basso verso l'alto. Gianluca ed io giochiamo, e litighiamo sulle risposte, e ci azzuffiamo. Ridendo.
Anni dopo sono qui, a casa mia, o per meglio dire: qui, a casa sua. La casa dell'ultimo uomo con cui ho avuto il piacere di. Siamo sul divano blu. Dalla finestra di fronte a noi si vede il mare o meglio: non si vede, è un grumo nero che inghiotte tutto, e mi risputa addosso l'angoscia che mi porto dentro. Perché siamo in due su quel divano stinto, è vero, ma sono sola. Lui mi tiene la mano, o forse gli appoggio le gambe sulla pancia e lui le abbraccia. Ma Neri Marcoré e Dorfles sono una passione tutta mia, che lui non condivide ma solo tollera. Si alza, e finisce di lavare i piatti del pranzo.
Quando domenica, dopo due ore di spettacolo, Un certo signor G è terminato, mi sono alzata e sono andata verso il camerino di Neri: sola. Raffreddata, intimidita e senza sapere nemmeno che cosa avrei potuto dirgli di sensato. Avevo solo questi due ricordi in mente - qualcosa di troppo labile e strambo, ma che richiedeva lo stesso di essere sciolto, lasciato andare, dimenticato.
Ho aspettato e poi mi sono avvicinata, odiando questa insana timidezza che si trasformava in sudore malaticcio. Mi sono avvicinata, e ho avuto in mente solo il grigio del suo vestito e che era alto alto, che mi guardava con quello sguardo glissato che fendeva i miei occhi dal basso verso l'alto. Ho pensato in un istante: che strano, anche lui è timido - smessi i panni dell'attore. Non sono riuscita a fare niente, se non stringergli la mano; né a dire niente, se non fargli i complimenti a bassa voce. Ma è stato tanto, è stato un punto e a capo: è stato il compimento di un personalissimo trittico, che finalmente può diventare ricordo, e nel ricordo riposare.
V

4 commenti:

Anna ha detto...

Tesorina,
ero preoccupatissima per la bua alla testa, ma minimizzavo,come si fa con i bimbi per non farli scoppiare a piangere :-)
Mi piace Neri Marcorè e cerco di non perdere nessuna puntata di Per un pugno di libri.Adoro anche le sue esilaranti caricature di uomini politici. Ma qua la cosa più importante è il "punto e a capo": inizia a scrivere da subito una bella pagina nuova. E' una bonaria esortazione, un'ordine perentorio, direi :-))
Un bacio....
Anna

My funny Valentine ha detto...

Vero, anch'io la sento allo stesso modo: che questa pagina è solo di passaggio, e bisogna andare oltre il prima possibile.
Comunque, nelle intenzioni a 'sto giro non avrei voluto parlare di me, ma di Neri, che è uno spettacolo della natura... bravo, pieno di talento, versatile. Profondo e comico. Chapeau. Mi ha incantata.
V

marina ha detto...

Bellisssima giovane donna, beccati questa: alzati, truccati e vai a sedurre qualcuno.
Anche questo è un ordine perentorio
ciao marina

Neri Marcorè è un grande. Il più versatile dei nostri attori, il meno attore, il più "persona".

My funny Valentine ha detto...

@ Marina: grazie per il "bellissima" e il "giovane", ma temo di recitare male entrambe le parti... Comunque hai centrato il concetto in maniera mirabile: uscire da questo loop, sedurre, sentire linfa che scorre e tutto l'armamentario... :-)
Come hai fatto a capirlo da questo post?? Gran donna!
V