giovedì 17 gennaio 2008

La cultura di Paolo Fox: dalle stelle alle stalle (sic!)

Ho sempre pensato che, se fossi stata meno rancée nella vita, avrei sicuramente patito di qualsiasi forma di dipendenza: cose molto letterarie e romantiche, per carità, come ad esempio i cari vecchi "barbiturici" (a proposito, qualcuno sa che sono? Senza andare a cercare su Google, voglio dire...). Mi sono sempre vista nei panni della ricca insoddisfatta e lasciva che sorseggia gin in sottoveste, seduta a gambe incrociate sul divano e spacco fatale, pantofole col tacco, messa in piega platinata, e una marea di insulsi amanti impomatati: giovani squattrinati, senza scrupoli, e a letto: violenti. Non male come fantasia, in effetti.
Ad ogni modo, quando mi capitano giorni così (giorni in cui vorrei essere un'ex bella donna ubriaca che fissa il vuoto perché la tv non è ancora stata inventata) sono piuttosto a terra. Sono i giorni in cui vorrei avere tutte le dipendenze del mondo pur di scordarmi di me stessa perché, diciamocelo, quelle quattro sigarette che fumo non sono granché come surrogato, e soprattutto non obnubilano molto la mia coscienza. Le fumo giusto per passare il tempo, per riempire di gesti i momenti morti delle mie giornate. E comunque, il punto non sono le sigarette, e nemmeno il gin o la messa in piega. Il punto è Paolo Fox. Nel senso.
Lo scenario è questo: mi sveglio, sento che qualcosa non funziona come dovrebbe. Un eccesso di coscienza, che so io, un difetto di sensibilità, un più o un meno che sballano l'equazione, e la giornata è persa... si consuma in rivoli di ragionamenti sterili o stanchi o solo depressi, che non riescono a prendere il volo. Io macino sabbia tra gli ingranaggi, e riesco anche a ridere, se c'è qualcosa che mi fa ridere. Ma dentro no, dentro il vuoto risuona come un'eco.
Ecco, la donna avvinazzata e stagionata che nelle mie fantasie perverse sono (dimenticavo: lei è anche incredibilmente colta, che la cultura è una delle scorciatoie più certe per quei tipi di depressione insensati che derivano solo dal sapere troppo, e inutilmente), sorseggia gin e rutta Montale, Pessoa, Cioran, Levi, Améry, Woolf e Bachmann: tutto il meglio della letteratura suicida dei bei tempi che furono. Io, invece, io, disgraziata mentecatta, quando mi sveglio e sento che, tra tutti questi più e meno di sensibilità e coscienza, i conti non tornano, io (io!, per dio!) penso che sto così perché Paolo Fox m'ha detto che c'ho Giove storto! E magari pure la Luna in quadratura!
... Scusate, non reggo. Devo andare a vomitare l'oroscopo. A 'sto giro, ho alzato troppo il gomito.
V

8 commenti:

kabalino ha detto...

adesso che ci penso...non lo so mica cosa sono i barbiturici...

baluginando... ha detto...

Aiuto! Sono stato nominato per il Thethinkingblog, ma COME SI FA a lasciare un link al post originario inglese. Mi dite proprio dove dove? E come? Io non ci sono riuscito. Prego per istruzioni MOLTO dettagliate, grazie

My funny Valentine ha detto...

@ baluginando: ma è semplicissimo! Apri la pagina del sito (che compare nel post del tizio che ti ha nominato) , la scorri fino in fondo, trovi qualcosa tipo "Tu cosa ne pensi?", clicchi e aggiungi il tuo commento: "bidibibodibibù" va bene, se non hai altro in mente. Vedrai che rimane il tuo nome e il link del tuo sito, e senza che tu faccia niente!
:-)

My funny Valentine ha detto...

@ kabalino: è così, in effetti. Tutti abbiamo un'idea di cosa sono i barbiturici, ci mancherebbe. Ma è una di quelle parole che sono entrate a far parte dell'immaginario collettivo, parole che hanno un'aura di imprecisione, di poesia e di mito. Una di quelle parole che, da sola, basta a tratteggiare un racconto, uno scenario, un cliché.
V

baluginando... ha detto...

Grazie. Sei stata l'unica che è stata chiara, perchè hai menzionato la domanda tipo "Tu cosa ne pensi?".
Io, invece, cliccavo su Post, che è più giù, e ovviamente non avevo esiti.
Non è che ci tenessi appassionatamente a lasciare il mio link, ma sono un tipo che rispetta le regole ed, essendo stato nominato, mi sembra corretto attenermici. Grazie ancora.

marina ha detto...

Io avevo letto Paula Fox ed ero molto interessata. Poi ho scoperto Paolo Fox e mi sono preoccupata. Effettivamente è meglio se tu ti barbaturicizzi. ;-)
Comunque se vuoi vederti come vecchia signora circondata di amanti, mi sta bene. Ma sappi che a noi vecchie signore gli "impomatati" ci fanno schifo!
Sai che in Francia sta tornando di moda il vecchio, languidissimo assenzio? Io ci sto facendo un pensierino...

PS A parte Il grande Gatsby che non mi ha mai toccata l'anima amo tutti i libri che indichi nel tuo profilo. Sarò una femme fatale che vomita testi letterari? ;-)
ciaomarina

My funny Valentine ha detto...

@ Marina: lo so, lo so, l'assenzio! L'assenzio è stato un mio errore giovanile, ma il senso del peccaminoso legato ad esso è ben presto scomparso... Ora mi sparo un endovena di barbiturici, e solo per averti allettato con un falso Paula Fox quando era un molto più drammatico Paolo Fox!
:-(
V

Anonimo ha detto...

mi intriga il rigurgito di alcuni miei autori di riferimento...parliamone...