Se date retta a mia madre, io nella vita ho fatto un sacco di viaggi. Ma date retta a me: ne ho fatti pochi, pochissimi, un niente, che quello che vorrei è di essere sempre in un'altra parte con un'altra pelle sotto cieli che dimenticano di mantenere promesse - come qui - ma almeno sono promesse diverse.
Nel mio niente di viaggi, il cielo che più ha promesso, mantenendo infine di meno, è stato quello di Lisbona: un cielo che si fa luce, un "tempo che si rende silenzio" - come scrive Massimo Arzani, che del viaggio - e del mare - ha fatto il suo lavoro, e filosofia di vita anche, e forse arte; o forse, un modo come gli altri di riempire gli spazi.
Lisbona mi aveva promesso tutto mi aveva giurato, anzi, che avrei fatto saltare il banco: con l'uomo che amavo e la vita che volevo, ogni cosa era vergine, e da scoprire - che se non l'avessi scoperto, forse.
Lisbona è una città dal volto strano, "senza volto" dice Massimo, ma un volto ce l'ha: nell'aria chiara e rarefatta, limpida come una vibrazione (e precisa: come un diapason, che da quell'aria e da quel cielo proprio non puoi fuggire, e ci rimani incastrato e nemmeno sai come).
Massimo si guarda attorno: già a Budapest l'avevo notato, quel balletto degli occhiali, gambe e sguardo che vagano in più d'una direzione: qui, e altrove. E nemmeno nelle pagine del suo libro è riuscito a trattenersi: le ha abitate il tempo necessario per scriverle e poi - poi le ha lasciate, quasi scappando, tentato da un altro qui e un altro altrove.
Ma alla fine, qualcosa di Massimo è rimasto nelle pagine del suo libro: la carne, che si fa parola, e pulsa affascina e irretisce. Massimo si sofferma: su un volto di donna, un frammento di quotidiano colto al volo, una storia che consuma nel giro di un giorno - o di molti mesi. Si sofferma, ed è come un lusso per lui perché intanto, tra lui e la vita, c'è tutto il mare del mondo.
V
venerdì 25 gennaio 2008
I volti di Massimo (e il tempo si è reso silenzio)
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3 commenti:
prima nota positiva di questa giornata di merda: la segnalazione di un libro e di un autore che non conosco grazie
marina
Ciao Fun,
qui c'è un cielo da paura ed un sole da panico. Troppo belli. Vado a rattristarmi nelle le brume veneziane :-))
Un bacio.
Anna
Ricordo la Lisbona di molti anni fa, un tuffo nel passato. Mi ricordava molto il sud america ed era decadente, di quella decadenza che io adoro.
Marina, si tratta di uno scrittore esordiente, forse è per questo che non lo conoscevi ancora! :-)
Esordiente, ma bravo.
V
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