sabato 17 novembre 2007

Il mio primo meme, e altre prime volte...

Il mio primo meme, la mia prima foto integrale (prima di diventare bruna, ma questo passa il convento), il mio primo rapporto intimo con i link... Insomma, un post delle "prime volte". Chiaramente mi riallaccio al meme che mi ha girato Samuele Silva e, cercando di rimanere in tema, inizio con lo spaziare un po'.
Innanzi tutto, il meme. Quando ne ho sentito parlare la prima volta - per rimanere in tema -, ho trovato che fosse un nome strano e anche leggermente autistico: un balbettio disarticolato dagli oscuri (almeno per me) risvolti tecnologici. Dopo aver capito grosso modo di che si tratta, ne ho cercato una definizione più precisa, e Wikipedia ne dà una bellissima e a suo modo poetica. Dice in pratica che un meme è una riconoscibile entità di informazione relativa alla cultura umana, replicabile da una mente o da un supporto simbolico di memoria - per esempio un libro - ad un'altra mente o supporto. In termini più specifici, un meme è un'unità auto-propagantesi di evoluzione culturale, analoga a ciò che il gene è per la genetica. Già solo la definizione merita tanto di cappello.
Di conseguenza, accetto con estremo piacere di rispondere all'appello del mio primo meme anche se, ahimè, non potrò essere fedele del tutto alle regole del gioco: nella mia estrema solitudine cibernetica, non conosco tanto intimamente cinque blogger da permettermi di citarli... Se prossimamente potrò riparare a questo net-sgambetto, lo farò senz'altro!
Quindi partiamo!
Chi o che cosa ti ha spinto a creare un blog?
Nessuno in particolare... Quando ho scritto il mio primo post ero fidanzata con un ingegnere (onore alla categoria, ma GIURO: mai più!) che mi aveva consigliato di iniziare a scriverne uno... Ma la nota accidia di cui parlavo uno o due post fa, l'ignoranza in materia e una buona dose di paura dell'abisso, mi avevano frenato. Fino a che un bel giorno mi sono detta: ma sì, proviamo! E come succede quando ci si butta a bagno tutto d'un fiato, è stato meno traumatico del previsto...
Il tuo primo post?
Il mio primo post si intitola, non a caso, La Partenza e come foto ho scelto un vecchio tram di Lisbona, di quelli a cui davvero i bambini e gli adolescenti si attaccano a grappoli per non pagare la corsa, sospesi a mezz'aria su per le ripide salite della città... Per me quella foto, più ancora del post, rappresenta tutta la magia, l'incognita e l'ebbrezza del vero viaggio.
Il post di cui ti vergogni di più?
In realtà un po' tutti. Ma non è proprio vergogna... E' una sorta di pudore, di timidezza. L'altro giorno, parlando con degli amici, dicevo loro che a volte, quando finisce una storia importante, ciò che vorremmo più di ogni altra cosa al mondo è, al tempo stesso, il nostro più grande male: ad esempio, voler continuamente chiamare l'ex, mandargli sms o mail... Lo vogliamo, eppure ci tortura. Allo stesso modo per me avviene con il blog: mi fa male, talvolta, scrivere quello ho dentro perché lo trovo piccolo, inutile e spesso misero; e tuttavia una forza che non voglio in alcun modo limitare o imbrigliare mi spinge a farlo... e sono contenta così.
Il post di cui sei più fiero?
Sicuramente Seta tra le gambe, perché per me ha rappresentato la fine della guerra fredda tra la mia testa e il mio istinto. Scrivendo quel post sono riuscita a mettere nero su bianco l'essenza della mia rinascita. La cosa curiosa è che, scrivendo di quel desiderio così carnale ma anche tanto cerebrale, il desiderio reale non si è mai concretizzato, ed è rimasto in una zona di limbo...
...
MI spiace non poter passare la palla a nessuno, ma sono felice che qualcuno abbia dato a me la possibilità di farlo.
Grazie a Samuele anche per il bel complimento che mi ha fatto nel suo post!
V

1 commento:

Anonimo ha detto...

cara myfunnyvalentine, complimenti per il blog! mi piace molto come scrivi, continuerò a leggerti..
ps. io adoro sinatra...
shelley