sabato 24 novembre 2007

I fall in love with Jane Austen

Per anni ho lasciato Mansfield Park a fare macchie color ruggine sulle pagine, ostinatamente sistemato tra Camera con vista e Virginia Woolf. Lo ammetto: ero convinta che fosse una noia tremenda. Avevo tentato di leggerne almeno l'inizio, e più di una volta; ma era stata un'esperienza sconfortante: nelle prime due pagine la Austen liquida un'intera generazione famigliare e cita almeno un centinaio di sorelle zii e tenute, ricchi poveri così così, fortunati sfortunati e inetti. Non riuscivo proprio a saltare il fosso di pagina 3. Ora, finite le avventure della mansueta ma determinata Fanny Price, mi ritrovo ogni sera a leggere, quasi centellinare, di Marianne ed Elinor, Anne Eliott e tutti i vari Sir, Lady e poveri cristi che di nome fanno Smith e John e Edward, tantissimi Edward; balsamo delle mie giornate e nido delle mie nottate. Non c'è mal di testa, paura o angoscia - nessuna nostalgia del passato o ansia per il futuro - che possa resistere al potere ipnoticamente lenitivo dell'ampio fraseggio austeniano, quel tutto si tiene, quell'ordine sovratemporale che ha sempre la capacità di placare la mia anima come la ninna nanna di una madre, lasciandomi dentro solo un senso di bellezza, di dover essere. In realtà sono piuttosto incline a farmi consolare, in questo periodo: Nietzsche direbbe che sono un perverso esempio di nichilista, "colui che si lascia consolare", appunto. Oh, al diavolo Nietzsche! Mi piace farmi consolare da Jane Austen. Mi dà un senso di amore per la vita, e di speranza. Che di questi tempi non è poco.
Come dicevo rispondendo ad un post di Wolfghost, ciò che in questi giorni mi agghiaccia è constatare la pericolosità viscida e infettiva della stupidità umana... e quando la sera torno a casa e so che ad aspettarmi c'è qualche Miss algida e di buon senso, casta e pronta ad arrossire per uno sguardo o un sospetto, mi sento in pace con me stessa e con il resto del mondo, forse perché lo lascio fuori dalla porta. Amo Jane Austen perché mi fa paura tutto il resto. Eppure, lei è anche il segreto inconfessabile che alberga il mio cuore: un vezzo talmente old style, una trasgressione talmente fuori moda, che rimane ermeticamente chiusa a doppia mandata nelle ore insonni delle mie notti.
Ragazzi, sarei più sollevata se avessi la ormai modaiola tentazione di sgozzare ogni tanto qualcuno piuttosto che l'ansia compulsiva di rifugiarmi nelle manieristiche pagine della vecchia Jane...
V

1 commento:

Anonimo ha detto...

Credo che Miss algida e di buon senso, caste e pronte ad arrossire per uno sguardo o un sospetto, ce ne siano molte (e molti) anche là fuori.
Mi ha colpito il "botta e risposta" di un film (che deve ancora uscire in verità, ho solo visto il trailer), dice:
"Solo alcuni di noi lo sentono?"
"Solo alcuni di noi ascoltano!"

Quelle persone bisogna solo imparare nuovamente a vederle, scoprendole al di là della maschera che, magari proprio per quella stessa sfiducia che contraddistingue anche te, stanno ormai indossando da tempo...