venerdì 18 aprile 2008

Su e giù per i ponti di pietra

Capita: si perde la strada.
La musica m'infastidisce, mi infastidiscono le persone: le loro parole i loro silenzi. C'è una corda, nella mia anima, tesa come un ponte di pietra tra una sponda e l'altra, e suono quella corda di pietra con un archetto d'acciaio, un archetto affilato come un bisturi. Non intendo mollare questo ponte d'acciaio e di sangue. Non intendo muovermi di qui - finché non mi sarà passata, finché la rabbia si ritirerà come bava perlescente di lumaca. Consumerò queste pietre coi miei piedi (pelle contro cocci contro cemento scottante, fino all'usura), userò milioni di volte l'aria: bevendo e sputando e assaggiando, piegandola e stropicciandola dentro i miei polmoni, su su fino ai pensieri meno afferrabili. E urlerò, se è il caso, tirerò calci, sarò sgraziata e rozza. Sarò sola con me stessa, a fare del mio corpo violino suonato da un bisturi, carne che suppura e testa che si svuota. Non voglio altro: piedi che si consumano sopra un ponte, piedi liberi.
Passerà, lo so. Ma per ora, ho perso la strada.
V

25 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Non l'hai persa.

Hai solo deciso di fermarti un attimo per riordinare le idee, per lasciare evaporare l'amarezza e la rabbia.

Ma, la strada non l'hai persa.

Fino a quando avrai voglia e forza per arrabbiarti, per scrivere post intensi e struggenti come questo, fino a quando sentirai la voglia di lottare, amare, credere in qualcosa, potrai forse interrogarti su quale direzioni prendere, ma alla fine sceglierai sempre il percorso giusto e la strada non l'avrai persa.

Fermarsi, per una sosta durante un lungo viaggio, per ritemprarsi e se si è stanchi recuperare energie emotive, non è segno di smarrimento, ma di forza e saggezza.

Anche quando dentro di sè si crede di aver perso la strada.

Ciao Vale
Daniele

Anonimo ha detto...

Ciao Vale,
oggi niente battute e freddure. Solo un abbraccio di complicità e comprensione, perchè fai quello che la gente non ha più il coraggio di fare; fermarsi, riflettere, soffrire, respirare.
E andare avanti, con calma, da domani.
Oggi è venerdì, cosa fai di bello nel fine settimana?
Michele

My funny Valentine ha detto...

@ Rockpoeta: grazie del tuo bellissimo commento e, tra le righe, del tuo incoraggiamento! Un abbraccio di cuore.

@ Michele: sono contenta che tu sia passato! Questo weekend non so ancora. Forse domani raggiungo a Torino degli amici, forse mi chiudo in casa a leggere come una pazza. Non so ancora. Certo, il tempo gramo di questi giorni non favorisce né le trasferte né il buon umore...
Tu, invece, che farai di bello?
Un bacino

V

polle ha detto...

Hai perso la strada? Va bene così. A volte perdere la strada è il primo passo per scoprire nuovi incantevoli panorami, per trovare nuovi sentieri, per raggiungere luoghi cari da altre direzioni, riscoprendone particolari che oramai avevamo dimenticato per la troppa familiarità.
Qualsiasi strada percorrai violino ed arco saranno sempre con te... non sarai sola, suonerai la tua sinfonia, fatta di passi e battiti, di risate e grida.
Alla fine ti ritroverai a casa tua, come se non ne avessi mai varcato la soglia, e sarai, in maniera inspiegabile, arricchita!

Anna Maria ha detto...

Goditi i tuoi piedi liberi e consumali sul ponte, se questa è la sensazione che non vuoi mollare ;)

P.S.= E' successa una faccenda stranissima: stanotte ho sognato un posto che mi ricorda tantissimo il luogo della fotografia che hai postato, potresti dirmi dove si trova??? Grazie in anticipo, baci e sii sempre forte.

My funny Valentine ha detto...

@ Inenarrabile: dovrebbe trattarsi del borgo marinaro di Cetara.
V

Anonimo ha detto...

Cara Valentina, a me capita spesso di sentirmi così , io ironizzo molto su me stesso quando mi succede di "perdere la strada" di essere insofferente con tutto.. cerco con ironia di superare il momento, poi vado in pausa ci dormo su, doccia, taaaanto vino con una bistecca ben cotta e a pancia piena trovo una finta pace con me stesso.. un bacio .. Gian Luca

Anonimo ha detto...

mmmmhhhh, questo fine settimana sarà di lavoro e studio, temo che se non finirò il mio articolo per lunedì mi salterà la pubblicazione.
Avrei voglia di una domenica fuori porta ma lo scazzo a volte mi prende e nell'odiato caos di una Roma che la sera impazzisce mi rifigio in casa con gli amici e qualche bottiglia di buon vino,sono un ottimo cuoco sai, e d'estate sotto al pergolato del mio giardino si cena proprio bene. Purtroppo spesso il fine settimana sono di turno, sai com'è, chi non è sposato alla fine si sacrifica per quelli che vogliono stare un po' con i figli...
Mi piace Torino. Ma tu abiti a Milano o a Imperia, o sei una pendolare del fine settimana?
Un bacione
Michele

Daniele ha detto...

Un po’ mi inquieti con questi post. Meno male che non ho occasione di conoscerti o di guardarti dal vivo perché rimarrei a dovuta distanza. Però apprezzo la durezza e la sprezzanza di opinioni tanto dure quanto profonde. Ritrova la tua strada Val, perché è brutto vagare a lungo sperduti.

Gabriele Molinari ha detto...

Vale, sarò un pò bestiale ...ma che è successo? e che cacchio, su d'animo! ...prendi esempio dall'ottima ricetta di michele: amici e buon vino (ma essendo lui romano è certo che il vino è bianco, e questo non è il massimo), magari sotto il pergolato ...(maledetto Michele, Roma e il pergolato, quelle belle festicciole che pullulano ovunque: quanto ti invidio..).
Pure io, stasera, Vale, sarò a Torino. Non è per piacere, ma mi fa piacere comunque. Torino l'ho sempre trovata triste, ma forse il triste ero io. Non chiuderti in casa, i libri - solo loro - ti aspettano sempre.

My funny Valentine ha detto...

@ Dani: la "sprezzanza"?? Ussignur, che è? :-D
Se ti dicessi, caro Dani, che si chiama "sprezzo", te la prenderesti molto? Eh eh!
Dai, che almeno mi hai fatto sorridere...
E sul fatto che "meno male" non mi conosci, be', sospendo il giudizio e aspetto tempi migliori.
V

Unknown ha detto...

La curiosità mi spinge a tornare a leggere My Funny Valentine. E la lettura dell'ultimo post ne valeva la pena.
A volte basta sedersi a osservare un paesaggio come quello della foto per ritrovare la giusta serenità. Ma questo sono io...

Buon weekend.

Daniele ha detto...

In effetti non ero molto convinto sull’esistenza del termine però suonava bene. Beh magari potevi evitare di riprendermi così qui pubblicamente di fronte a tutti… ma d’altronde sei prof dentro… Umilmente, a capo chino, chiedo perdono per lo sfregio alla lingua italiana e per il dolore di aver provocato in cotanta classica umanista un siffatto sussulto al veder qui citata una inesistente parola..

My funny Valentine ha detto...

@ Dani: avrei accettato lo sfregio alla lingua italiano se non fosse stato accompagnato da uno sfregio al mio amor proprio, che ha sussultato dolorosamente di fronte al tuo "meno male"... :-)))
V

Anonimo ha detto...

Gabbriè...che è sta storia del vino bianco? Da me si usa bere buon vino piemontese, Dolcetto, Nebbiolo, grignolino (che piace alle ragazze eh eh), Gattinara...Il Barolo per il risotto! Ebbene si, mia nonna è nata in un paese nell'astigiano!
Una cosa buonissima che bevo sempre da voi è il Barolo Chinato, fantastico, da noi non si trova o è carissimo, ma me lo porta sempre un mio collega di Torino quando viene giù.
Una nota, per fortuna non tutti gli uomini scappano codardamente di fronte ad uno sguardo triste e al contrario del soggetto, Vale, sarebbe molto bello averti davanti e cercare di intuire la profondità della tua rabbia. Per fortuna non tutte le persone sono burattini senza dubbi, senza crisi e senza paura. Per fortuna che esistono i superficiali che fanno andare avanti il mondo, puntuali e ligi, per bilanciare l'estro e la fantasia degli altri. Per fortuna tante persone scappano, altrimenti avremmo troppe persone con cui discutere e spiegare.
Per fortuna che ci sono quelli che scrivoni delle enormi cazzate, altrimenti sui blog mancherebbero gli interludi comici.
Michele

Anonimo ha detto...

Val; mia nonna avrebbe detto, anzichè USSIGNUR...GNURANT!!!!
MIchele

My funny Valentine ha detto...

@ Michele: io non so come si faccia a non adorarti... Anche quando - citando le tue parole - non vuoi lasciarti andare a 'battute e freddure', riesci sempre ad essere pungente. Non c'è che dire, sei un autentico provocatore! :-) E scusa se mi è scappato il faccino sorridente, che so ti innervosisce non poco!
V

Daniele ha detto...

x il sedicente dottore: volevo precisare che mi chiamo Daniele e soggetto non mi piace.

D'altronde sono debole, insicuro di me, non ho la forza delle mie opinioni e davvero Valentina davanti mi spaventerebbe... :-)

Daniele ha detto...

Anzi, al veder l’adorazione che ti riserva la padrona di casa e unendola al fatto che non potrei sopportar la vista di persona di Valentina, non so bene cosa ci faccia io ancora qui. Non è in effetti posto da ignoranti e senza coraggio come me. Forse è meglio che saluto e lascio voi alle vostre delizie lessicali. Con assoluto sprezzo.

My funny Valentine ha detto...

Caro Dani, io non riservo 'adorazione' a nessuno. Io commento in base alle sensazioni che le persone mi fanno provare. E' innegabile che lo spirito polemico e battagliero di Michele mi faccia sorridere, e - quando non si fa prendere la mano - mi piace. Forse perché compensa la mia talvolta eccessiva compostezza di modi. Trovo che sia intelligente, oltre che un provocatore nato.

Per quanto riguarda te, nessuno si è permesso né di offenderti né di metterti alla berlina (se, come credo, è questo che ti infastidisce). Tutto è partito da uno svarione lessicale, peraltro divertente. Da lì a dire che ci lasci a disquisire "con assoluto sprezzo" mi sembra francamente troppo.

Passiamo dal piano virtuale a quello reale, Dani, vuoi? Tu non sei ignorante, non sei debole e non sei nemmeno minimamente impaurito da me. Sei, anzi, molto deciso, forte delle tue convinzioni e in gamba. Lo sai, e lo so.
Perché non prendi questi commenti per ciò che sono? Una sciocchezza, un frammento di vita, un soffio di fiato. Niente per cui valga la pena farsi del sangue marcio o 'disprezzare' chicchessia.
Se vuoi restare, resta. Se vuoi andare, vai.
Io sono qui. E ti aspetto, comunque.

V

Dado ha detto...

è incredibile..giusto oggi ho trattato malissimo la mia lei per una cazzata abnorme..a volte dovrei anche io riuscire a fermarmi..contare fino a dieci..valutare le cose, discuterne con me prima di far prevalere l'istinto...a volte sono così tanto coglione da pensare che proprio quest'ultimo sia custode della verità...

Unknown ha detto...

ho scoperto che sono i momenti migliori...a me è successo qualcosa di analogo non molto tempo fa...lo stesso fastidio, le stesse riflessioni (magari pensate in un italiano più claudicante e meno affascinante)...l'unica differenza: la musica...era la sola cosa, oltre alla mia compagnia, che riuscivo a sopportare...poi, all'improvviso, ha smesso di piovere e ho visto che la pioggia aveva fatto crescere fiori...colori...sono i momenti migliori...in cui puoi finalmente fermarti... un abbraccio

JANAS ha detto...

è la negatività berlusconiana che si proietta su di noi??? boh! io l'ho già detto nel mio blog ...volo basso e ho le ali sgualcite! sigh!

Pellescura ha detto...

Ho letto tutto, poi mi dite come finisce questa storia dello scazzo eh... (rido)

Anonimo ha detto...

Senza nessuna intenzione adulatoria, ma questo post è un capolavoro Valentina. Tormentato e intenso. E' normale fermarsi talvolta per una sosta. Poi si riparte. Buon we
francesc0