Prendo spunto da una polemica sorta tra un 'anonimo cattolico' e 'tutti gli altri', che ho trovato su un post di Metilparaben. 'Anonimo cattolico' sbotta: voi laici siete ossessionati dal sesso! E di seguito: ai bambini le scene di sesso in tv fanno male, li turbano!, che poi ci sono le babygang e lo vedi come va a finire: che tutti violentano tutti, e la colpa è di voi stronzi laici che fornichereste dal mattino alla sera alla faccia dell'innocenza infantile; e poi non rompete i coglioni con 'sta storia dei preti pedofili ché i preti pedofili sono quattro gatti...
Sono cresciuta in una famiglia tradizionale: figlia unica di genitori nati e vissuti nello stesso paese, innamorati da giovani e legati indissolubilmente da un sentimento fatto non solo di amore e passione, ma di dovere e sacrificio e forti ideali. Gli ideali, col tempo, sono diventati principii e i principii, con la maturità e cristallizzandosi, sono diventati dogmi.
I miei sono cattolici, e io sono cattolica. Non praticante. Cosa che per mia madre costituisce un cruccio quasi mortale.
Ho studiato filosofia in un'università cattolica. Un giorno di qualche anno fa incontrai in treno una suora, una di quelle con gli occhi dolci e le guance da scoiattolo. Ad un certo punto mi disse: "La filosofia, il più delle volte, allontana da Dio" e, detto da lei, Dio aveva ancora l'iniziale maiuscola. Ma aveva torto.
Ciò che mi ha allontanato da Dio (Quello lì, Quello istituzionale) non è stata la filosofia - che anzi è modo divino di arrivare a sé stessi perdendosi in mille percorsi e strade e viottoli, foreste deserti e campi - ma l'ipocrisia moralista di chi si dice cattolico: l'università 'cattolica', la gente 'cattolica', gli ideali 'cattolici'.
In realtà non ho mai pensato agli altri in termini di 'laici o cattolici'. Per me è una polarità che non esiste: fallace, scivolosa, allarmante. Credo nell'esistenza dei bigotti, degli atei, dei fondamentalisti di qualunque fede, degli illuminati e delle guide spirituali. Ma l'opposizione tra laici e cattolici, come ogni dualismo, è faziosa, e sputa fuoco dalle narici.
Per la mia famiglia il sesso è sempre stato tabù. Che alla fine è il modo migliore per renderlo Dio, buttando giù Quell'altro dal Paradiso. Quando il sesso è tabù, diventa irresistibile, morboso, attraente. Disumano e divino. E' il divieto - esteso al mondo - dell'Eden da cui 'loro', i cattolici, si sentono esclusi. Gli inacidisce la bocca, il sesso, a quella gente lì, come il cibo vomitato dai bulimici e mai digerito. Il sesso, per loro, non diventa spinta erotica ma rimane allo stadio di compulsione, e senso di colpa, e bisogno di controllo. Perché il difficile, alla fine, è capire che l'erotismo (luminosa e torbida danza in cui il sesso si esprime) racchiude lo spirituale dell'uomo, ne è una via privilegiata, espressione di una vita profondamente carnale e profondamente sacra.
V
martedì 19 febbraio 2008
Il Sesso: Dio dei cattolici
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19 commenti:
Perfettamente d'accordo.
Io sono atea e non ho problemi ad affermarlo. Forse perché rispetto ogni diversità e credo che chi, come me, non pensa necessariamente che la sua verità sia l'unica possibile, mi rispetterà a sua volta.
I cattolici (ma non voglio fare di tutta l'erba un fascio) hanno il grave problema di credere che la loro verità sia l'unica e che per questo deve essere estesa a tutti, col disprezzo, con la forza.
Io amo prima di ogni cosa la libertà - compresa quella sessuale - e credo che se una persona è sufficientemente matura, non ci sia bisogno di dogmi a guidarla.
La mia religione è la religione del bello, della poesia, degli affetti e, un pò di grammatica a parte, per esistere (e farmi esistere) non ha bisogno di regole.
Grazie per il tuo commento. A proposito, bel blog. ;-) Ciao. Alessandro.
E io, a mia volta, son d'accordo con Giulia. Che, per la proprietà transitiva, mi porta a essere d'accordo anche con te! Trovo frustrante e banalizzante doversi aggrappare a rigidi precetti religiosi per star certi di condurre un'esistenza "giusta". La coscienza di ognuno dovrebbe bastare. Quanto al sesso, beh, hai proprio ragione: sta diventando il Dio nascosto dei cattolici. Ne hanno una gran paura eppure ne sono morbosamente attratti. Col risultato di sporcare, a parole o con fatti malcelati, quanto di più bello e naturale possano condividere due persone.
Valentina, più ti conosco e più mi piaci. Perché i cattolici che mi gravitano attorno nella vita di tutti i giorni non sono così? quanto sarebbe più semplice la vita...
@ Guccia: condivido. Ciò che sta dietro la pretesa di avere 'la verità in tasca' è in realtà la paura, la fragilità e l'incapacità (o terrore) di confrontarsi.
Sì alla Religione del Bello, purché sia anche una Religione del Buono e non diventi mai sterile manierismo...
Un bacio, Guccia.
@ Metilparaben: Prego e grazie (rispettivamente)!
:-)
@ Brambri: quanti nomi hai?? :-D
Sì, il sesso onnipotente e oscuro... intendevo proprio qualcosa del genere. Ed è una tristezza che la nostra civiltà sia nata e cresciuta su basi così.
@ Clotilde: grazie! Mi fa molto piacere che tu mi dica questo... :-)
V
Credo che il problema sia che in questo modo si sono criminalizzate anche le passioni e questo non è più solo un orrore della morale, ma la morte delle idee
un abbraccio
Concordo su quanto hai scritto.
Forse l'unica "critica", in senso buono, è che un commento così assurdo come quello di quel "coraggiosissimo" ed educatissimo "anonimo" cattolico non meritava neanche una risposta così articolata.
Val,
mi metti un po’ in difficoltà, sono più o meno nella tua stessa situazione. Intimamente cattolico, profondamente convinto rispetto ai dettami cristiani ma critico sulle ingerenze e “pretese” del clero. D’accordo sul ragionamento sulla laicità un po’ meno su quello legato al sesso. Mi sembra eccessiva, ancorché penso provocatoria, la definizione Dio dei cattolici. C’è sì una attenzione esagerata, vedi anche tutto il polverone sulla scena di sesso di Caos calmo (bastava aver letto il libro e capire che quella scena poteva solo essere così), però ritengo che ciò sia dovuto ad una impostazione dogmatica su certi temi e non per una ossessione precisa sul tema. Non so se mi sono spiegato… :-)
@ Daniele (Barça): Dani, ti sei spiegato benissimo. Anzi, anch'io non sono del tutto d'accordo con me stessa: quella del Sesso Dio dei cattolici è non solo una provocazione, ma addirittura una forzatura. Che infastidisce, me per prima.
Ma è nata dalla riflessione sul dal fatto che la Chiesa, a suo tempo, fece 'rivestire' i nudi della Cappella Sistina. Mi sono detta: quanta perversione c'è nel mettere dei panni sulle 'vergogna' (capisci: le 'vergogna', come ci fosse qualcosa di cui vergognarsi!)...
Quanta ipocrisia! E quanta morbosità mal celata!
Sì, sono stata eccessiva. Forse, perché mi trovo nella fase di reazione...
Un abbraccio
@ Daniele (Rockpoeta): hai ragione, anche a me l'Anonimo ha colpito per la sua viltà. E mi ha fatto pensare: che forza vuoi che abbiano le tue idee, se non hai nemmeno il coraggio di farci vedere la tua faccia, né di farti chiamare per nome...
@ Alessandro: crimine, morte, orrore. Sono le parole che usi, e pesano come pietre. Concordo, non posso far altro.
V
..inebriato da così tanto, da così tutto, da così troppo... anche se non è bello parlare di troppo, quando quest'ultimo è poesia. My Fanny, leggere i tuoi pensieri "arretrati", dopo giorni di assenza, è un esperienza forte. E non scherzo... Anch'io, son uscito spesso per le strade di Roma, in questi giorni. Famelico di aria. Di musica. Di me... Sono indissolubilmente legato al "Valentine pensiero"...che non arresta mai la sua formidabile corsa!!! Un bacio :-D
Don, ti avessi sotto tiro adesso ti stamperei un bacione sulla fronte! E' bello quello che mi dici, ti ringrazio tanto.
:-)
V
Concordo con Verzetti,
se l'anonimo di Ale (Metil) è lo stesso a cui sono oramai assuefatto, non è il caso di scomodarsi in risposte.
Per tutti gli altri invece la tua risposta è inter..no, sorry..
offre sicuramente spunti di riflessione.
Sì, ma in effetti la mia non era una 'risposta' all'Anonimo, ma una serie di riflessioni scaturite dall'ottusità di ciò che l'Anonimo ha detto... Alle tesi del tizio, infatti, non mi sono permessa di ribattere. La loro assoluta inconsistenza teorica e morale emerge senza alcun bisogno di commenti da parte di chicchessia...
;-)
V
Rieccomi!
Affascinata soprattutto dalla suora "con gli occhi dolci e le guance da scoiattolo".
Sono un'esteta!
ciao marina
Bentornata, Marina!
Felice di averti affascinato con la suora... di questi tempi, è un vero miracolo!
;-)
V
Il sesso è istinto e felicità.
L'istinto e la felicità non si possono controllare.
Ed i Cattolici ODIANO non poter controllare... se stessi e gli altri.
Forse non sono cattolico...
Io credo e non ho bisogno di regole e controllo per farlo.
Ma questi problemi li hanno solo i cattolici? Non mi sembra. Dopotutto certe pulsioni malate le hanno pure gli atei. Ogni forma di religione ha nel sesso un grande tabù e ogni religione crede che la propria sia la migliore. Se loro ci criticano perché dobbiamo fare lo stesso? Ogni uno secondo me è libero di vivere la propria vita sessuale come meglio crede.
...la mela proibita! "me_la dai?" disse Adamo ed Eva mela diede...ad Adamo... e peccatooo fu! Più seriamente, come ricordano i radicali, ci sono cattolici e cattolici. E senza il voto dei cattolici ai referendum forse staremmo ancora ad aspettare il divorzio e la 194! ciao Valentina :)
francesc0
L'anonimo di Alessandro staziona ormai da tempo sul blog.
Anche il solo rimanere anonimo la dice lunga sul suo concetto di "confronto", che è poi grosso modo lo stesso modo di fare che si ritrova in una buona parte dei credenti.
Se cresci sotto l'ombra dei dogmi, difficilmente riesci a riconoscere la differenza tra confronto ed assolutismo.
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