domenica 30 marzo 2008

Tipi da (non) aMare. Parte II

Come anticipato martedì scorso, eccoci alla Seconda Parte dei Tipi da (non) aMare, ovvero un viaggio semiserio nell'universo delle verità maschili e degli stupori femminili, intrapreso grazie alle folgoranti osservazioni suggerite dalla nostra Marina.

Prof Marina: Non ci preoccupa che non abbiate la minima idea di come siamo fatte.
Ci preoccupa che non abbiate la minima idea.


La Funny Valentine: Questa è storia recentissima, che sotto sotto mi fa sorridere e godere. Quando Manzoni scrisse, della monaca di Monza, che - sventurata - rispose, è per significare tra le altre cose che la monaca sapeva, lei, che rispondendo avrebbe sceso una china da cui era difficile se non impossibile tornare indietro. Allo stesso modo, quando un mio caro amico, durante un concerto, mi disse "Vedi quello che suona la chitarra? E' B., il ragazzo più stronzo e corteggiato della provincia", il dado era tratto, il destino segnato e l'occhio illanguidito. E' una legge non scritta - di quelle di cui mi piacerebbe teorizzasse la nostra Marina - secondo cui dare del 'bello e maledetto' ad un uomo che fino a ieri si era allegramente ignorato, porta improvvisamente a concupirlo con ogni fibra di sé. E così sia.
In realtà, di B. non riuscivo a capire se fosse bello o meno: troppi capelli, troppo lunghi, tutti in faccia. L'insieme, però, era irresistibilmente selvaggio. E' stato poi il caso a fare il resto, portandoci per due weekend di fila negli stessi posti e con la stessa compagnia, vicini a tavola e compagni di battute (spinte). Complice qualche bicchiere d'allegria, a ballare una sera lui mi si accosta e, afferrandomi con maschia decisione, sbraita: "Non svegliare il cane che... sì... quello lì... insomma, capito, il cane che se ne sta tranquillo!", "Il can che dorme?", suggerisco io. "Esatto, proprio quello", biascica.
Spinta dall'entusiasmo di questa promettente conversazione, lo invito a ballare con me solo. Mi si avviluppa come un'alga, e mi dà ampi saggi del suo irresistibile savoir faire. Mentre la musica incalza e il casino cresce, riesce a spiegarmi che "lo sai, vero, che non sei il mio tipo? E, cioè, è proprio questo che mi manda fuori di testa... Sì, ho avuto una tipa che mi frequentava [ti frequentava? E tu che facevi, nel frattempo, lucidavi in solitario la baionetta?], sai, una psicologa", e mi guarda per vedere se la notizia, sia mai, mi turba. Io fingo turbatamento e lui, tranquillizzato, prosegue: "Be', dai, questa tizia era carina, sì, e anche intelligente, non so se mi spiego. Però era sempre lì con 'sto camice: metti il camice, leva il camice, e il mio primario di qua, i miei pazienti di là..." Grazie a quest'ultima precisazione riesco a capire che 'metti il camice/leva il camice' - che all'inizio avevo inteso come un gioco di ruoli con annesso spogliarello intra muros cliniche - era in realtà una velatissima metafora deontologica. Insomma, il B. si era rotto le palle di essere analizzato dalla giovane psico-crocerossina. Questo potevo capirlo senza sforzo.
Forse quella sera sono stata improvvida: gli ho fatto capire che lo capivo, e bene, e troppo in fretta. Questo, chiaramente, lo ha 'mandato fuori di testa', cosa che si è premurato di ripetermi anche da sobrio il giorno dopo, e quello dopo ancora: per una settimana. Fino alla mia estenuata capitolazione finale.
Accetto un invito serale. Ci incontriamo in un locale stupendo, con piscina illuminata e vista sul mare velato da folti pini. Ammiro sinceramente il luogo, mi faccio condurre ad un tavolo appartato e vedo comparire una bottiglia di champagne e due calici. Sto per ricredermi sui chitarristi capelloni e stronzi. Questo tizio, quanto meno, ha il senso della messa in scena. La conversazione ingrana senza alcuna difficoltà: lui mi parla di sé, in maniera un po' randagia ma accattivante. Io piano piano mi lascio prendere dall'atmosfera, musica bollicine e muscoli, e rabbrividisco solo quando mi acchiappa il pensiero che, caspita, magari con B. mi ci potrei fidanzare sul serio [improvviso mi appare in controluce il volto sfigurato di mia madre che, urlando nefandezze, si fa saltare una coronaria... Mamma, sciò!]. Ma non serve scomodare quell'anima buona della Mia Signora Madre. Ci pensa da solo il bel self-made-chitarrista.
Occhi negli occhi, mano a cercarmi le mani (le mani??), mi sussurra delizie nell'orecchio solleticandomi coi suoi riccioli dannati. Ascolto in deliquio i suoi racconti di ex ragazzo di strada ora redento, accolgo con impareggiabile grazia l'elenco delle sue precedenti conquiste amorose, trasalisco elegantemente di fronte ai suoi coloriti modi di dire che ritraggono con icastica rudezza gli arditi desideri che in lui suscito. Insomma, mi sto già figurando al nostro matrimonio: io, fremente e di bianco vestita, accanto a lui in jeans strappati e occhiali scuri, cicca in bocca e manata sul culo a metà celebrazione (e la visione, che dio abbia pietà di me, mi piace!), quando sento serpeggiare nelle mie trombe di eustachio la seguente frase: "Sarai fiera di uscire con me, cioè, sì, ora che sai che ho fatto il provino per diventare tronista a Uomini e Donne!"
Mia Signora Madre, torna a dormire sonni tranquilli che qui, come direbbe il bel tenebroso, non c'è trippa... sì, cioè, hai capito no?, non c'è trippa per gatti.
V

20 commenti:

vjj ha detto...

Ho seguito l'acceso confronto tra Nadir e Zenith (vale a dire tra uomo e donna) suscitato da Tipi da (non) aMare. Parte 1 e voglio solo premettere, a tal proposito ciò che penso: generalizzare rende banale l'approccio con cui ci accostiamo agl'eventi e di conseguenza ci priva di godere pelle sfumature della vita.

Fatto questo vorrei sbottonarmi adesso, e consacrare (il tono è ironico) come dogmi incorruttibili (ahimè)tre cose che tu stessa scrivi:
1)noi donne per il maledetto di turno faremmo "carte false"... pur sapendo già che arriveremo, appunto, a maledirlo.
2)il bello e dannato conosce chiaramente l'enunciato 1 e di conseguenza se la tira sempre troppo.
3) in ogni caso, accada quel che accada... alla parola chiave "tronista" o "De filippi" la mossa vincente è sempre la FUGA.

:D [baci]

silvio ha detto...

Ah ah... simpaticissimo questo racconto, Valentine!
" cicca in bocca.... manata in culo..." troppo forte! Fa un pò Verdone e Gerini, ma l'hai descritto benissimo!
Non so nei tuoi racconti quanto c'è di verità e quanto di romanzo, ma alla fine non importa. E' carinissimo leggerli!!
Brava!
Un bacio, buona domenica

JANAS ha detto...

vuoi un commento ironico o un commento semiserio??

commento ironico..io tornerei dal caro amico, a chiedergli se è libero stasera! (sempre che il caro amico non abbia degna compagna)!
è uno che capisce come sono le persone...qualità rara!!

commento semiserio...le premesse c'erano tutte, come dici tu..dal consiglio di un amico, dagli argomenti poetici circa il cane addormentato..la psicologa che lo frequentava (???) e tu..che pensi ..immagini di sposarlo..attenta con il vino!
e la tua autocoscenza che è un microchip di mamma autoistallato, che lampeggia segnali di pericolo!!
le premesse c'erano tutte...
str..zo l'hai conosciuto.. e tal si è rivelato anzi di più!
certo ..DA MARIA....ah!.ah!.ah!.ah!
ma ti ci vedi seduta là come pretendente di un str..zo azzurro??
Ma che vuoi tu parti ..per la sfida col fioretto...

post precedente: V non è per te!
e tu: chi l'ha detto?

post attuale: E' B., il ragazzo più stronzo e corteggiato della provincia
e tu: chi l'ha detto?

Anonimo ha detto...

Cara V, dirò solo una cosa...
Ringrazia il Cielo che si è trattato delle trombe ci Eustachio e non quelle di falloppio ;-))

Bacio D

My funny Valentine ha detto...

@ Vjj: hai ragionissimo sui tre assunti che citi. Soprattutto sul secondo: se la tirava troppo, troppo sicuro che avrei ceduto le armi... Questo me lo ha reso irresistibile! :-D

@ Silvio: in questo post c'è solo verità. Al massimo ho peccato di omissione. Per bontà (tanta bontà) ho evitato di dire le cose peggiori... Ad ogni modo, la serata è stata impagabile, almeno da un punto di vista sociologico e relazionale!

@ Janas: mi ha molto colpito l'acutezza dell'ultima osservazione che hai fatto, ovvero l'analogia tra il primo post e il secondo. E' andata esattamente così! Brava!

@ Diego: che ridere! Sai che, mentre stavo scrivendo, mi sono confusa e davvero stavo scrivendo 'tube di falloppio'?? Eh eh!

V

marina ha detto...

Marina segue con attenzione questo campionario di umanità maschile.
Rifletterò sul tuo invito a riflettere sulla cosiddetta legge del "bello e maledetto".
intanto però, ti prego, promettimi che, al prossimo rockettaro che si presenta con bottiglia di champagne e due calici, spacchi la chitarra in testa!
eccheccazzo, non ci si può più fidare manco dei rockettari!
marina

marcouk76 ha detto...

Bellissimo racconto Valentina.

Scusa ma il riferimento al matrimonio mi ha fatto subito pensare a questo video:

http://www.youtube.com/watch?v=siBoLc9vxac

Nel tuo caso pero` lo sposo era Slash, non Axel. Il resto pero` mi sembra corrisponda alla perfezione!

Liùk ha detto...

non si cono più i rocker di una volta.....

Marco ha detto...

Bellissimo post...Ally McBeal!!!!uguale!!!mentre leggevo già immaginavo il tuo matrimonio con lui prima che lo scrivessi te!!!!che onore però che hai avuto...no?eh eh eh...la calamita eh?un bacio

Ca' ha detto...

eeeee????

My funny Valentine ha detto...

@ Illuminazione: 'eeeeeeeh' cosa???
:-D
V

Ca' ha detto...

non ti capisco :D

My funny Valentine ha detto...

Illuminazione, non ti preoccupare, non è grave. Pare che, talvolta, non mi capisca tanto bene neanch'io. In questo periodo va così! :-)
V

Anonimo ha detto...

Sei quella che io definisco, una narratrice ipnotica!!! Insomma, ero passato solo per un salutino. La forza di leggere tutto il post, non ce l'avevo. Poi inizio per curiosità, ovviamente attratto anche dall'argomento. E parola dopo parola, ho finito il racconto...e ne vorrei ancora... Grande Funny ;-)
Ora però, mi spalmo sul letto...a presto

Anonimo ha detto...

No, ti prego, il tronista assolutamente no! Secondo me è proprio l'aggettivo "maschio" che va usato con moderazione: porta sfiga.

Samuele ha detto...

Non ho letto il post (nessuno dei due) perchè l'argomento non è troppo interessante. Però devi sapere due cose. Forse tre.

Il tuo blog è sempre più bello, curato, intenso. Ci credi, ti piace vederlo crescere. Bravissima.

Ci sono un paio di post splendidi (che ho letto, quelli si): il ciclismo, il controllore. Splendidi.

Mercoledì sei protagonista da me.

:)

Anna ha detto...

Povera Funny, vedo che hai la calamita per attirare i cretini :-)
Attendo fiduciosa il post in cui ci parlerai di un UOMO.

My funny Valentine ha detto...

@ Clotilde: hai ragione, me ne sono accorta anch'io. 'Maschio' di qua, 'maschio' di là, ma è tutta una mia proiezione... tristèss!

@ Don: grazie, tesoro. Sei sempre così carino con me... Ti auguro una buona giornata!

@ Samu: onorata di ospitare un tuo commento e, peraltro, un complimento. Ci si vede domani, allora. On the Net.

V

Anonimo ha detto...

Cara Valentina, il popolo maschile viene per la maggior parte, rappresentato da persone come il bel B., ed è per questo che io vivo in un continuo stato di crisi, ovvero, non riesco a socializzare con il genere maschile e non credo nell'amicizia tra uomo e donna, benchè ho due care amiche, bellissime ed attraenti, con cui non potrei avere un rapporto migliore che l'amicizia.. contraddizione e cinicità sono le due parole chiave della mia vita sociale.

My funny Valentine ha detto...

@ Mek: in effetti dev'essere difficile non credere nell'amicizia tra uomo e donna e, al tempo stesso, diffidare anche negli uomini come B. che, secondo te, sono la maggioranza... Per quanto mi riguarda, invece, io credo molto nell'amicizia tra uomo e donna, forse perché ho molti amici maschi, o forse perché molte donne mi hanno deluso. Purtroppo.
Un abbraccio
V