E' inutile girarci intorno: aveva ragione
Umberto Galimberti quando disse, molto tempo fa, che quella dei giovani, oggi, è una generazione che ha un'unica preoccupazione: procurarsi un'incredibile quantità di tempo libero per assaporare fino in fondo l'assoluta insignificanza del proprio peso epocale. Di questa mia generazione - che abbraccia forte ma non stringe nulla - sono stufa, e stufa sopra tutti di me stessa, e della mia pochezza onanistica, del mio giro di amicizie, dei ventenni, dei trentenni e di ogni forma di umanità che mi circonda.
Sono stufa dell'umanità morta sul lavoro, che si becca gli applausi ai funerali come se si trovasse, cadavere, sull'ultimo palcoscenico mediatico del suo passaggio terreno.
Sono stufa dello sguardo profondamente buio e senza fede di questo nostro papa accentratore e anacronistico, che al posto del cuore e sotto l'abito nasconde furtivamente una voragine di spaventosa brama di potere.
Sono stufa dei telegiornali, delle notizie strumentalizzate, del mare di parole che invece di indirizzare confonde, dei programmi fasulli e della tirannia dell'immagine. Sono stufa di chi pontifica, di chi giudica, di chi punta il dito e di chi frigna balbettii inarticolati e osceni.
Sono stufa di questi giovani senza meta e senza coglioni, che si sballano perché pensano di non avere altre possibilità o altro ideale che non sia la logica del qui e ora - un qui e ora vuoto come loro e come loro senza futuro.
Sono stufa - ma poi mi vien da piangere su questa impotenza a voltare pagina voltare mondo, e mi sento come tutti: prigioniera di un colossale piagnisteo egoriferito, vittima di cliché che non riesco a scrostarmi di dosso perché il più delle volte nemmeno li riconosco, giocata, e messa nel sacco. Fatico ad uscire da questi miasmi catramati come a suo tempo faticò Michelangelo a far uscire la Pietà dal marmo: un'idea che tenta in ogni modo tenta di farsi spazio farsi forma, sgomita, si de-forma, s'ingegna a diventare definitezza e chiarezza, ma non riesce. Rimane lì, a metà strada tra l'atto e la potenza, rimane intenzione, anelito dolorante, ispirazione verso un infinito che mai potrà raggiungere, né - forse - comprendere.
V
La Pietà Rondanini
martedì 4 marzo 2008
Sono stufa (la Pietà Rondanini)
Etichette:
Attualità,
Citazioni,
Emozioni,
Riflessioni
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
17 commenti:
Quella dei morti sul lavoro che si beccano gli applausi è crudelmente vera. Sui giovani forse sei troppo severa. Penso che in questo momento storico sia difficilissimo essere giovani. I giovani hanno bisogno di strappare qualche cosa e qui non c'è niente da strappare. Tutto è offerto. Così li abbiamo fottuti. Non è un caso che i giovani migliori che vedo (Calabria, Sicilia)siano quelli che hanno di meno.
è un discorso troppo lungo.
Mi dispiace sentirti così scontenta di te. Ci vorrebbe qualche cosa capace di darti una scossa. Ad esempio un nuovo amore ;-)
off topic: il post per te è pronto(se non ho fatto altri casini)
baci marina
quando andai a vedere galimberti qui a Lecco disse che, noi giuincelli non crediamo nel nostro futuro perchè non possiamo prevedere come i nostri avi più o meno quello che sarà... non abbiamo certezze a cui aggrapparci, tutto è molto sfuocato...
mi aveva colpito molto.... è davvero uno che a tantissimo da insegnare....
ciao....
Il tempo libero è pura vita. Basta saperlo vivere. Magari fossimo una generazione alla continua ricerca di tempo libero. Leggere un libro è tempo libero, gustare il mare è tempo libero, scalare una montagna è tempo libero, sognare, dormire, mangiare, fare l'amore è tempo libero.
Ai giovani, marina, è offerto tutto tranne quello che andrebbe offerto: solidarietà, cultura, stimoli, consapevolezza, altruismo...
Io non ce l'ho coi giovani, casomai con questa società mercatocentrica.
E' strano che io, con 2 decenni e passa in più sulle spalle, la pensi allo stesso modo. Quindi consolazione niente, analisi...fatta: ci sono persone che restano per sempre imbrigliate nel marmo, altre invece ne vengon fuori e girano perfettamente e meravigliosamente nude. Tra questi estremi tutto il resto. Se ti annoi, se non ti sta bene, se cerchi un senso, il tuo senso, vuol dire che sei speciale ma non significa che sei salva dal virus del grigiore, lui è dappertutto, anche nella blogosfera, anche qui , anche adesso. Io in genere mi rifugio in riva al mare e provo a cambiare i punti di riferimento del mio sestante; l'altra sera camminavi dalle parti di Cervo, prova a scendere in basso sulla costa e prenditi il vento di mare sul viso e sui capelli...
Concordo con guccia,il tempo bisogna saperlo vivere.
La televisione la guardo raramente e guando succede mi disgusta.
Ti lascio questa citazione:La vita fugge, non cercare dunque più di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a goderla. (Stendhal)
Un caro saluto
Roberto
Mi sa che ha ragione Marina..ci vuole una scossa che dia nuova energia...
e te lo dice uno che si sente un po' parcheggiato ed impolverato ma ancora pieno di colore da esprimere
Un abbraccio
g
@ Marina: fosse facile trovare ciò che mi dà la scossa, in questo periodo un po' 'congelato' che sto vivendo...
@ Saretta: vero. Tuttavia la frase di Galimberti che ho citato nel post, per anni e anni mi ha suscitato solo rabbia. Non volevo crederci.
@ Guccia: il tempo libero è lusso. Se odi questa società mercatocentrica, dovresti odiare anche il lusso... ;-)
Comunque concordo con le tue riflessioni, in pieno.
@ Enzo: proverò a farmi scuotere dal vento, stasera...
@ Roberto: bella la citazione! Un abbraccio a te.
@ Gianluca: l'ho scritto a Marina, è un periodo di 'cuore congelato', è difficile trovare qualcosa che mi scuota se non, a volte, l'indignazione verso il mondo in cui vivo.
Passato il raffreddore?
Un bacio
V
e mi fido facilmente
delle ombre via via
che riesco ad essere assente
e a non cercarmi compagnia
e di notte sento bene
i ritmi del mio stesso cuore
e le voci di una casa
non s'imparano mai.
Credo che abbiamo la stessa luna un po' fredda che ci guarda..
raffreddore migliorato..
un bacio
g
Copio e incollo questo tuo post. Lo metabolizzo. Poi te lo restituisco "donnigiato"... Promesso.
Chiudi gli occhi, my Funny... e senti le dolci note che emanano i tuoi pensieri più intimi... tutto il resto, è copertina ;-)
Grazie per le riflessioni a cui ci porti. Per la novità curiosa di un ossimoro nuovo di un Papa senza fede. Per un parallelismo prezioso e inarrivabile come un’opera d’arte di Michelangelo. Per il senso di inadeguatezza, proprio di ciascuno di noi, di fronte a un qualcosa il cui scorrere non dipende da noi stessi.
Non ho la ricetta, non ho un parere interessante da portare alla discussione. Ho solo un grazie per aver, ancora una volta, stimolato una profonda riflessione.
Ciao Valentine. Il tuo "urlare contro il cielo" lo capisco e lo condivido. nella forma, non nei contenuti. Non ce l'ho con la generazione dei venti/trentenni. Ce l'ho con il vuoto dentro che ci attanaglia e ci stritola come un boa. Non è un problema di generazione, ma forse di valori ed ideali che non hanno più palle per uscire fuori.
Un carissimo buongiorno.
Panem et Circenses! Questo bastava agli Imperatori romani per tenere calmo il popolo. I nostri politicanti, che non hanno nemmeno un briciolo del fascino e del carisma dei conquistatori che governarono l'Impero Romano, si servono della stessa formula; oggi suona così: pane, calcio e grande fratello!
Menti vuote che si cibano di vite altrui con la magra consolazione di poter un giorno apparire sotto il tendone del circo medianico.
Mi associo V. anch'io sono stufo... anch'io difficilmente trovo il muro giusto sul quale sbattere la testa per trovare una via d'uscita...
E come si fa a non dirti: "Hai ragione su tutto?"
OK Valentina, dopo che anche Saretta mi ha invitato a fare questo MEME dei 7 segreti mi sono arreso e l'ho fatto. Lo pubblico come mio post domani mattina. Spero di non averti deluso.
@ Don: aspetto il pezzo 'donnigiato', allora! Un bacio! (E, sì, dovrei abbandonarmi e chiudere gli occhi... immagine bellissima, questa).
@ Dani: ti ringrazio per le belle parole. Sono graditissime... :-)
@ Silvio: certo, hai ragione. Ma la generazione dei venti/trentenni è quella che, più di tutte le altre, si fa portavoce di questo 'vuoto'. Io non riesco a scindere le due cose: il vuoto e i giovani. Mi sembra vadano tristemente a braccetto...
@ Polle: anch'io ho sempre pensato alla barbarie di questo nuovo 'panem et circenses'. E' azzeccatissimo l'accostamento.
@ Fabio: mi spaventa avere così tanta ragione... ;-)
@ Marco: non vedo l'ora!
Un bacio
V
Ciao Vale, ti scrivo da IlhaBela, Brasile. Perche' il tuo post ha in se' la soluzione, e cioe' la bellezza, come ricerca estetica ma non solo, ricerca di vita, trovata a volte troppo spesso desiderata. Girando per il mondo l'unica certezza che si trova e' nella bellezza, di luoghi, persone o parole scritte.
Massimo, o meglio Massimino
A presto
Sì, Massimo, condivido anch'io la tua 'soluzione'; la bellezza. A un patto: purché la bellezza e la sua ricerca non diventino sterile rincorsa di una piacevolezza immediata e superficiale. Ma, al contrario, essa diventi la via e la direzione verso un bello che trascende l'apparenza. Una sorta di bello-in-sé...
Grazie per essere passato, un bacio
V
Posta un commento