martedì 25 marzo 2008

Tipi da (non) aMare. Parte I

Riemergo solo ora da un impegnativo weekend pasquale: oltre ad avere un libro da scrivere appuntamenti da fissare ricerche da portare avanti, la situazione politica mi confonde, i problemi sociali perplimono, occorrenze memorie e riflessioni incalzano. Ma più d'ogni altra cosa, oggi, mi urge l'istanza cronachistica. Stamattina facevo un assonnato giro tra gli arretrati dei miei BlogAmici, soffermandomi più a lungo sui serial-post di Marina. In particolare su questo, questo e questo. Sulle prime ho sorriso assai. Poi ho sobbalzato: la Prof teorizzava le mie esperienze!
Single da qualche mese, di questi ultimi tempi ho la fortuna di conoscere e frequentare uomini diversi tra loro e - tra croci (molte) e delizie (poche) - mi sto parecchio documentando su quelli che non a caso ho definito nel titolo: Tipi da (non) aMare. Un viaggio semiserio tra grandi verità imperiture e piccole avventure quotidiane. Teoria e pratica, insomma: grazie agli straordinari "Consigli ai giovani" della Prof, andrò a fare una disamina a puntate delle mie più recenti esperienze.

Prof Marina: Se vi sembriamo irraggiungibili è il momento di osare.
Ci piace darvi torto.
Quando invece vi sembra fatta, è il momento di preoccuparsi.
Ci piace darvi torto.


La Funny Valentine: Conosco questo tizio poco prima di Natale. E' uno scalatore dell'anima: non gli importa quanto sia ardua da raggiungere la cima, lui si rimbocca le maniche e, settimana dopo settimana, con le nude mani e muscoli tesi per lo sforzo, cerca di arrivare dove io, ormai da mesi, arrocco. Gli amici, alcuni dei quali in comune, gli dicono a più riprese: "Valentina non è per te". Lo vengo a sapere in qualche modo, e questo mi intenerisce il cuore. Piccole frane interiori smottano e sgretolano le mie più ardue difese, ed io mi sento placidamente ben disposta. Non fosse per un piede in fallo che riattizza i miei sospetti e rinsalda le mie difese.
Perché, mentre di buon grado osservavo la delicatezza e la costanza con cui lo scalatore erodeva i miei baluardi interiori, comincio a rendermi conto del fatto che lui è meno delicato, meno circospetto e soprattutto ha sorrisi da colonizzatore. Dapprima immagino sia orgoglio da conquista, il suo. Poi invece comprendo la verità: nonostante io gli avessi detto ripetutamente che per me la resa non era ancora vicina - anche se forse intuibile -, lui si sente arrivato, tenta di piantare la bandiera sul cocuzzolo (e non siate maliziosi!), e pretende: vuole una relazione, vuole esclusività, vuole 'affetto'. Ecco, come dice Marina, gli "sembrava fatta", e la mia montagna ha tremato di rabbia fino a farlo ridiscendere a valle.
La sua voce si è dispersa, e con essa l'arroganza del suo proprietario.
V

35 commenti:

marina ha detto...

Confusa, ringrazio.
Poi ci rifletto su. Potremmo metterci insieme. Tu mi racconti le tue esperienze, io ne traggo la lezione morale. Facciamo un blog tutto di consigli per la relazione tra i sessi e ci facciamo ricche!
Descrivi lo scalatore dell'anima, su-per-ba-men-te!
brava!
Ti abbraccio marina

My funny Valentine ha detto...

Marina, la tua idea non è male per niente... Potremmo buttarci e fare un business mica da ridere (anzi, tutto da ridere!) Pensaci... io ci sto! :-)
V

Gabriele Molinari ha detto...

Avverto una punta di pregiudizio nei confronti del "maschio" (almeno di quello in questione): e mi pare un tantino ...permettimi retorica, almeno un pò di maniera. Parlo per me e spiego. Ho avuto, ed ho, relazioni che mi hanno appagato: emotivamente ed intellettualmente. E ho, visti i rapporti esistenti con ex compagne e compagna attuale, la pretesa di ritenere che vi sia stata, e vi sia, reciprocità: almeno in questo. Credo che se, avvicinandosi a me, le persone in questione (credo non carenti di intelligenza e personalità) si fossero poste simili dubbi...o meglio (se li sono posti sicuramente, conoscendole e...conoscendomi: penso infatti di essere, come dici tu .. "un colonizzatore"),se vi avessero "ceduto" ..non ci sarebbe stato il bene che c'è stato e che c'è. Non ci sarebbero state storie molto belle: piene di scontri, anche, di rabbia, a volte, ma belle. Non ti conosco affatto, MFV, e ben mi guardo dal sentenziare o anche solo dal...consigliare (è detestabile), ma - per usare un pessimo eufemismo - quella che descrivi mi pare più una partita di Risiko che l'inizio possibile di una storia. Prova a pensare che ci possono essere anche colonizzatori "buoni". O almeno... miti, rispettosi. Che poi, "colonizzatore" (per dire) certe volte è un'idea, forse talora una posa, dubito un ruolo, ma è soprattutto una debolezza: la nostra... Però forse anche della vostra si dovrebbe parlare. Scrive Marina, nel secondo post che citi: "ci preoccupa che non abbiate la minima idea...". ..Ma siamo poi sicuri che un uomo con idee piaccia davvero? Siamo sicuri, e arrivo al dunque, che certe volte non abbiate voi da scalare? E che non essendo (magari) abituate allo sforzo non preferiate sussumere "l'uomo" sotto rassicuranti (per voi) categorie di inadeguatezza?
ciao (anche a marina)
g.

My funny Valentine ha detto...

Gabriele, hai ragione su una cosa (e non significa che tu abbia torto sulle altre, veh! :-D ): che non sembrava l'inizio di una storia. O meglio: lo sarebbe potuto sembrare (ed essere) se il tizio in questione avesse rispettato i tempi e avesse mantenuto un 'profilo' più basso, senza continuare a dirmi che era sicuro che io lo amassi, che saremmo stati insieme tutta la vita (giuro!) e così via.
L'arroganza di pensarmi già del tutto 'conquistata' mi ha fatto andare in bestia, soprattutto perché con lui ero stata chiara in merito ai miei sentimenti e alle mie resistenze. Insomma, quello che mi ha stancato, alla fine, è stato il fatto che il tizio non mi ascoltava nemmeno, tutto preso dalla sua 'scalata'...
Ci trovi della retorica, in questo? (E non è una domanda retorica... mi interessa davvero!)
V

Roberto ha detto...

Lo immagino con la mano aggrappato all'ultima roccia con un sorriso da far invidia al sole,ma poi un piede preme la sua mano....lo sempre pensato che a me piace il mare.
Buona serata
Roberto

Gabriele Molinari ha detto...

"era sicuro che io lo amassi, che saremmo stati insieme tutta la vita (giuro!)". ...Beh, se è così non so che dire...
Però allora, se è così, perchè dedicargli un post, e riflessioni tanto articolate? Certe volte si fanno errori, anche marchiani...punto e basta. Non ci starei a costruire su un bel niente...Forse non è retorico quel che scrivi, ma allora è scarsamente significativo l'esempio portato (mi permetto di essere "diretto" a fronte della domanda "diretta" - qui ci aggiungerei una faccina che sorriede ma noi colonizzatori aborriamo queste cose).

My funny Valentine ha detto...

@ Gabriele: perché dedicargli un post? Perché l'idea - secondo me - era carina. Ed era un esempio pertinente dell'assioma di Marina...
Voi 'colonizzatori' siete dei terribili idealisti...
Un abbraccio, senza faccina, però, che sennò ti arrabbi!
V

Anonimo ha detto...

ma come può un uomo pensare di essere amato, non stai sminuendo forse il significato di un po' di cose -un po' troppe a dire il vero-? Davvero pensi che lui fosse innamorato? Non è forse carino parlare su un blog e con le amiche di quello sfigato che ci ha provato in tutti i modi ma non era all'altezza, non è un modo che usate voi donne per darvi coraggio e per sentirvi fighe davanti al maschio...pensate sia un punto di forza? Forse è meglio se smettete di fare le principessine sul pisello e iniziate a frequentare delle persone decenti, correndo il rischio di essere buttate giù dalla cima perchè, attenzione attenzione, potreste voi non essere all'altezza.
Certo che farsi corteggiare da semplicioni aumenta l'autostima e fa sentire importanti, ma se vi accontentate di così poco!

Anonimo ha detto...

sorry, sono Michele, mi sono dimenticato la firma nel commento precedente.
Ps Gabriele è stato un moderato (come vedo dalla sua appartenenza politica) ma la penso di fatto come lui, bravo Molinari, conosci l'arte della diplomazia, scommetto che sei un dritto non da ridere!!!!!! (sempre per il discorso di scalere ai fianchi ;))
Michele

My funny Valentine ha detto...

Ma, Anonimo Michele, io sono a metà tra il divertito e lo stupito... Io non ho parlato d'amore, in questo post: né che lo amavo né che pensavo di essere amata. Mi sono limitata a raccontare il 'metodo di conquista' di questo ragazzo. Quello che mi stupisce del tuo intervento, però, è altro. Da un lato sembri attaccarmi perché me la tiro, perché mi faccio corteggiare e mi nascondo dietro l'alibi della 'cima della montagna' (suggerendo che forse io stessa non sono all'altezza). E mi va bene.
Poi, però, definisci questa persona 'sfigata', 'semplicione' e così via. Questo no capisco. Chi ti ha detto che sia semplice e sfigato? Lo conosci? O si evince dalle mie parole? Insomma, questo tuo commento è un attacco ad una 'che se la tira' e 'prende in giro' gli uomini, o ad una che usa i 'sempliciotti' per pomparsi l'ego?? Uhm...

Bello questo dibattito sessista. Mi dà la possibilità di vedere le cose da un punto di vista maschile...
V

Anonimo ha detto...

Vedi, sarà banale, ma credo che se ti fosse "piaciuto" almeno un pò (e certe cose si capiscono subito) non avrebbe avuto una montagna da scalare, ma una pianura su cui passeggiare. Amabilmente.
Per non parlare, poi, dei casi in cui ci si ritrova storditi (ed euforici) a correre in discesa.

Ad ogni modo, per come la vedo io, le donne che si credono montagne sono sempre un pessimo affare ed una falsa conquista: in alta quota, infatti, si sa, la terra è notoriamente poco fertile.

Saluti D

Anna ha detto...

Io non sopporto l'idea di essere una roccia da scalare.
Da che mondo è mondo, l'uomo ha cercato di conquistare e la donna è quella che, alla fine , ha deciso. Non vorrei essere nei panni di quei poveretti, gli uomini intendo: lì a proporsi e noi a decidere, noi a dire sempre l'ultima parola.
Non è facile, mia cara, essere passati al vaglio e poi sezionati e poi, spesso, scartati.
Sono felice di essere donna e gli uomini godono di tutta la mia comprensione. Parlo degli scalatori buoni, ovviamente, ed onesti.Ne ho incontrati nella mia vita e li ho sempre rispettati.

My funny Valentine ha detto...

Diego, hai sicuramente ragione sul fatto che se mi fosse piaciuto (non 'almeno un pò', ma 'di più') non avrebbe avuto una montagna da scalare. D'altra parte, secondo me, si deve tener conto di due aspetti:
1. Non sempre le storie nascono da un colpo di fulmine immediato, ma dopo una lunga frequentazione. Quello che all'inizio non colpisce, col tempo, la dolcezza e l'affinità caratteriale può diventare qualcosa di importante. Non sto dicendo che 'devo' essere conquistata a tutti i costi, ma che lui - che all'inizio, oltre la simpatia, non mi aveva suscitato altro - mi stava conquistando con la sua bella personalità e i suoi modi gentili... E a me questo stava facendo cambiare idea.
2. Io non mi credo una montagna. Credo solo, dopo la fine della mia ultima relazione, di essere ancora un po' ferita, di avere dosi pantagrueliche di diffidenza e di non riuscire ad aprire il mio cuore con la stessa facilità di un tempo. Tutto questo mi rende una 'montagna', ora. Ed hai ragione: il terreno della montagna, in cima, è arido (e io tale mi sento), ma vuoi mettere la vista che si gode da lassù, una volta che ci arrivi...
Un abbraccio
V

polle ha detto...

Mi sembra si stia generalizzando un pò troppo. Valentine ci racconta una sua esperienza e giù a sciorinare punti di vista e dare impressioni. Personalmente questo post l'ho preso per quello che è, il resoconto di un'esperienza. In quanto tale, rimane unica nel suo genere, se lo scalatore fosse stato un altro forse non avrebbe avuto necessità di rampini e corde... avrebbe semplicemente preso un aereo e si sarebbe paracadutato sulla cima.
Siamo isole, unici e irripetibili. Questa storia di Valentine "faceva scopa" (se mi si passa questa tipica espressione romana) col post di Marina... non credo sia possibile esprimere pareri senza conoscere a fondo i protagonisti della vicenda o come si sono svolti i fatti. Io me la sono goduta come un qualsiasi altro racconto...
Un bacio a Valentine e Marina,
polle

Gabriele Molinari ha detto...

a Michele: ...moderato a chi? Scherzi a parte, grazie ma non penso di essere così diplomatico, e tantomeno nella vita sentimentale: molto spesso per aprire un varco ho buttato delle granate.

condivido quel che scrive Diego: aggiungerei che in altura fa pure freddo e si respira male.

a polle: l'ottima valentina si è proposta come "montagana da scalare". I suoi post sono sempre piacevoli, ma andranno pur commentati...o no? E siccome il luogo in cui ci si confronta è quel che è (intendo: come limiti di reciproca conoscenza) è chiaro che si generalizza e si esprimono pareri senza un solido fondamento. Ma questo lo sa anche chi scrive il post...

E infine: brava anna! recuperiamo fiducia in qualche uomo...in fondo neanche tutti i bond sono spazzatura.

polle ha detto...

@Gabriele: ti do ragione. Mi sembrava solamente che si fosse centrata troppo l'attenzione sul particolare "montagna". Non conosco personalmente Valentina, ma non credo (e qui la padrona di "casa" potrebbe benissimo darmi torto) che si ponga sempre e comunque come una montagna da scalare. Ho ravvisato un pò di acredine da parte dei commentatori maschi, tutto qui. Ma forse, e t'assicuro senza ipocrisie o falsità, sono stato io il primo a generalizzare.

My funny Valentine ha detto...

Personalmente sono contenta di sentire opinioni diverse (alcune delle quali anche polemiche) e non intendo mettermi a sproloquiare su me stessa per dar ragione all'uno piuttosto che all'altro. Mi sento, però, di dire che ha ragione POLLE quando dice che questo post era una storiella che va presa per quello che è: due righe in cui condenso un'esperienza durata qualche mese e che, sicuramente, ha avuto una complessità maggiore di quella che appare dalle mie parole.
Ha ragione anche quando dice che non sono una 'montagna' da scalare, che non è il mio modo di pormi. La metafora della montagna è nata più che altro dall'espressione 'scalatore dell'anima', che descrive bene l'atteggiamento determinato, forte ed encomiabile del ragazzo in questione.
Anch'io, onestamente, ho visto dell'acredine nei miei confronti da parte dei commentatori maschili (e di Anna), ma non ho voluto rispondere perché ritengo legittimo, da parte loro, aver letto nelle mie parole un atteggiamento che può dar fastidio. In coscienza posso dire che non mi sono mai sentita un 'obiettivo', e tanto meno una donna infertile o impervia... ma questa è un'altra storia, un altro post (forse).
Ribadisco che mi piacciono le critiche e anche le frecciate quando - come in questo caso - sono stimoli di riflessione e vengono mosse con rispetto e pacatezza. E quello che avete scritto qui mi ha portato a riflettere sul fatto che (generalizzando) oggi i rapporti tra uomo e donna sono più che mai complessi, segnati da una sfiducia e una diffidenza reciproca.
V

silvio ha detto...

Lo ammetto : non so se mi diverto di più a leggere le tue storielle, o a notare come le tue "storielle" scatenino dibattiti di natura sociopsicoposteducativo e quant'altro...
brava Valentine!
non ci privare mai delle tue storielle.... se non altro ci insegnano qualcosa! Sopratutto a noi miseri maschietti... :-))
un abbraccio

Gabriele Molinari ha detto...

ma no, valentina, ti assicuro che non c'è stata acredine...e spero davvero che non ti sia offesa. tuttavia debbo rilevare (sicuramente per deformazione professionale) che quando scrivi "la mia montagna ha tremato di rabbia fino a farlo ridiscendere a valle" non ti poni proprio come terza rispetto alla "genesi della scalata"...diciamo che accetti il tuo "ruolo", e la sua "altezza". Almeno per quello specifico caso. Da qui - però - a dire, o anche solo supporre, che tu sia "infertile o impervia" (certo, valentina, come tutte le donne [e tutti gli uomini] non banali non devi essere una passeggiata) ce ne passa...Da parte mia (e credo di tutti) ogni commento è stato portato con molto, molto rispetto. Quello dovuto a chiunque di noi apra se stesso agli altri...tuttavia non impedendoci il corretto e più intellettualmente onesto esercizio di "critica" (i blog sono fatti apposta). Te lo dice un criticabile colonizzatore dal carattere spesso orribile. Con affetto. Ciao.
g.

My funny Valentine ha detto...

@ Gabriele: certo che NON mi sono offesa. L'ho scritto nella mia ultima risposta... Mi fa sorridere notare - come ha fatto Silvio - che un post semplice e scherzoso come questo abbia sollevato un tal numero di commenti e botta-e-risposta... Non pensavo nemmeno venisse notato, per dirtela tutta!
E poi, che dire, hai ragione (e qui il mio cuore te lo apro in maniera quasi scandalosa): non solo non sono una passeggiata - e so di non esserlo -, ma con questa persona, è vero è verissimo!, mi sentivo più in alto... sbagliando, forse. Ma era una sensazione che non sono mai riuscita a scrollarmi di dosso... e che ha compromesso la sua scalata e la mia 'disponibilità'.
Un sorriso ed un abbraccio!

@ Silvio: lieta del sorriso che ti suscito. Ma lungi da me il voler insegnare qualcosa a qualcuno! :-)

V

Anonimo ha detto...

intervengo in ultimo per definire una questione; tu Valentine hai detto che quest'uomo ha detto di amarti e che pensava di essere in pratica ricambiato...chi la dice così grossa in prima battuta? Uno sfigato...ho sempre scaricato le tipe che dopo una cinquina di uscite sfoderano il fantasmagorico "ti amo", ohhhh, ohhhhhh, ma come dovrei sentirmi adesso che mi hai detto le due paroline magiche e non ti ho nemmeno vista la mattina appena svegliata? non abbiamo condiviso niente di niente? ti considero una superficiale e ti scarico. non mi considero una vetta, ma per arrivare ad una cosa gigante come una dichiarazione d'amore bisogna viverne di cose insieme!!!!!! Da qui deriva l'opinione sul tuo soggetto corteggiatyore
a Gabriele: e modera la tua profusione in scuse, potresti dare un'impressione giocosamente ambigua, si parla e si dicono le cose in tranquillità, mi sembra che tu stia furbescamente attento ad ogni piè sospinto, abbi il coraggio di un'idea diversa da quella di V senza cercare continuamente il consenso :((((((!!!!
Ad anna: ti piacerebbe essere quella che decide!!!!!! penso che tu abbia poco da compatire gli uomini ad uscire con una frase del genere!!!!!
a Silvio: in fondo siamo cazzeggiatori del web, che se avessimo tanto di meglio da fare nella pausa caffè non staremmo tanto a discutere di c......., ma che vuoi, è un passatempo, dove tutto scivola, nemmeno sessimo a discutere di massimi sistemi....forse non ci sarebbero tanti commenti, ma prendi storielle e uomini e donne ed incontri e pettegolezzi....hai visto la gente che interviene per commentare l'ultimo taglio di capelli di Paris Hilton...allora, è solo bisogno di leggerezza, non capisco il tuo stupore.
Michele

My funny Valentine ha detto...

@ Anonimo Michele: chiaramente non condivido tutte le invettive che lanci contro i 'miei' commentatori, ma lo spirito lo condivido, eccome! Non solo: mi hai fatto sorridere, e mi è piaciuto il tuo tono battagliero e senza appello. Molto 'maschio', molto attraente.
V

Gabriele Molinari ha detto...

michele, hai già giudicato moderata la mia appartenenza politica...ora mi dai pure dell'ambiguo e del "furbescamente attento"...io sono uno che tendenzialmente non si offende, però... Vedi, semplicemente non mi va di "sparare" (tu qui un pò di fuoco lo fai, sicuramente in buona fede, ma lo fai...)...in un contesto come questo. ho infatti molto rispetto per la sensibilità altrui, e ritengo che tale rispetto debba essere anche maggiore in uno spazio di confronto, in cui - per evidenti ragioni, in primis la natura del medesimo - il fraintendimento è più di una possibilità...
ps1. sul cercare continuamente il consenso... è vero che siamo in campagna elettorale, ma non mi pare di essere stato molto consenziente con V.
ps2. le faccine... ma che censore sei se poi usi le faccine?

Gabriele Molinari ha detto...

V, davvero pensi che un intervento gratuito e anche un pò maleducato sia "maschio e attraente"? Mi stupisce, ma ho appena visto un film dove una deliziosa signora perde la testa per un ciclotimico...sicchè forse davvero tutto è possibile.

My funny Valentine ha detto...

Gabriele, ho trovato 'il tono' maschio e attraente, nel senso di 'un po' rude', categorico, netto... e questo non mi è affatto dispiaciuto. Ho scritto che non concordo con le 'sparate' sui commentatori di questo post, ma il tono era - a mio modesto parere - più ironico che maleducato... Poi, sai, sta alla sensibilità di ognuno trovare gli aggettivi adatti.
Non conoscendovi, io vi rispetto entrambi e - continuo a ribadire - mi piacciono gli scambi d'opinione anche quando sono piuttosto accesi, come in questo caso.
Un caro saluto
V

Anonimo ha detto...

a Gabriele: che male c'è nelle faccine? Le usano tutti!!!! Mi adeguo!!!!!!!
A V.: contento che tu abbia colto il mio spirito critico
ps a Gabriele: suvvia, non essere geloso;)))))))))))

Anonimo ha detto...

Molto interessante questo post, e in effetti hai attuato una idea che da un po' mi frulla in testa.

(Sarebbe bello confrontare a riguardo esperienze maschili e femminili. Nel caso, il mio punto di vista sarebbe opposto al tuo, in senso attanziale.)

Ho avuto, ultimamente, varie esperienze con ragazze eufemisticamente "difficili" e "problematiche".
(Non sto dicendo che tu lo sia! ci mancherebbe questa spropositata presunzione, data la mancanza di conoscenza. Anche se sto lurkando da un po’ ...)

Nonostante le apparenze, credo per certe cose di essere abbastanza semplice, e inoltre probabilmente non ho la stoffa del conquistatore come normalmente lo si intende.
(maschio beta)

Alla mia età riesco ancora a prendere delle sbandate, anche dopo solo tre o quattro uscite, alcune lettere, varie discussioni.
E non ci trovo nulla di male.

Non sono a priori contro i tempi lunghi, ma questi tempi a mio avviso vanno riempiti, e se non trovo una qualche corrispondenza nell’altra persona, e/o una eccessiva chiusura, da qualunque motivazione sia determinata, finisco con lo scocciarmi.
Specie se poi questa chiusura è condita con aggressività.

Insomma, penso che certe cose, come un interesse che vada o che vorrebbe andare al di là di una semplice amicizia, dopo un po’ si notino.

E allora mi sento a disagio, provo anche dolore, in maniera direttamente proporzionale al sentimento suscitato dalla persona in questione.
Che mica lo si può decidere a tavolino, quando scatta il meccanismo chimico nel cervello.

Scusa per la lunghezza e per certa vaghezza. E probabilmente per la scoperta dell’acqua tiepida.
Per me i rapporti di coppia sono molto importanti, per cui parlarne e confrontarsi, anche con persone distanti, non può che giovare.
Per questo mi sono sentito di dire la mia, senza sottointesi riferimenti o peggio valutazioni alla tua esperienza personale.

Liùk ha detto...

Se vi sembriamo irraggiungibili è il momento di osare.
Citazione perfetta

My funny Valentine ha detto...

Dottor Carlo, il tuo intervento non è né vago né lungo, ma molto interessante. Dopo tutte le reazioni un po' 'calde' che ha suscitato questo innocente post, il tuo è sinceramente un contributo apprezzabile.
V

enzorasi ha detto...

Nessuna certezza? Tutte le certezze!
I maschi son tutti facilmente conquistabili: non ne ho conosciuto uno che sia uno che non fosse disposto a una serie di pazzie solo per due gambe ben accavallate.
Per gli uomini la faccenda è un po' più complessa, sopratutto se sono giovani e credono che il mondo sia alla loro portata. Inevitabilmente finiscono per considerare le donne alla stregua di un bellissimo paesaggio, di una contrada lussureggiante da "colonizzare" appunto. Forse sono costoro i "colonizzatori dell'anima" ai quali ti riferisci.
Ma le certezze finiscono qui, dopo comincia il territorio degli uomini feriti, col pene in diretta comunicazione col cervello, il territorio degli uomini che non hanno mai dimenticato di essere stati donna. Per costoro non esistono donne impossibili da conquistare: semplicemente esistono le donne e si sceglie guardandole negli occhi attraverso i movimenti delle loro mani, delle labbra, del seno,annusando l'aria che le circonda e annullando in breve tempo tutti i giochetti che coprono il profumo vero di un incontro. Per questo genere d'uomini è difficile incontrare una donna "adeguata": gusti troppo difficili, naso troppo fino, testa non in vendita, eccessiva sincerità, il proprio seme non barattabile, un carattere impossibile insomma.
Questi, però, non pensano mai che sia fatta, nemmeno durante un coito, ma amano osare perchè la solitudine a volte è difficilmente gestibile. Restano soli e soli muoiono come sono vissuti, sorridendo all'idea di quelle poche donne che si sono fermate per qualche tempo a dirsi d'amore con sensuale fragranza.
Non so perchè ma credo che anche loro, infine, diventino tipi da non amare.

Marco ha detto...

....è solo il nostro cuore e la nostra mente...nè sesso o pregiudizio...è strano ma è bello così...con croci e delizie...

Gianluca ha detto...

Tutto molto interessante e ben scritto.
Mi viene solo in mente Woody Allen in quel capolavoro che è Io e Annie.
Il finale.
Dottore mio fratello è matto, pensa di essere una gallina.
Va bene me lo porti posso curarlo.
Eh ma dopo le uova chi me le fa?
Uomini e donne avranno sempre bisogno di uova.
Ciao V.
un bacio

g

Anonimo ha detto...

questo blog mi fa sognare...
Valentina

My funny Valentine ha detto...

Anonimo, che dire... grazie! Anche il tuo commento mi fa sognare, se devo dirla tutta.
V

Monica ha detto...

Ma perchè masochiste impenitenti alla fine amiamo sempre quelli da non amare!!??