venerdì 28 marzo 2008

Primavera, tempo di meme

Negli ultimi giorni sono stata pensata e nominata in merito a due meme, di quelli che piacciono a me. Decido di farli entrambi, e di farli insieme.

Il meme della pagina 161 mi è stato passato da Silvio, Contemporary Life, e consiste nel prendere in mano un libro (in teoria, quello che più ci è piaciuto) e riportare la frase più significativa di pagina 161. Ora, di libri che mi sono piaciuti tanto ce ne sono a valanghe; scelgo il primo che ho adocchiato e di cui ho un ricordo splendido: Laclos, Le relazioni pericolose. (Volendo, si potrebbe pensare che la scelta non sia del tutto casuale, ma si riallacci in qualche modo all'acceso dibattito suscitato dal mio ultimo post...).
"Gli uomini si lasciarono andare all'allegria e le donne vi si rassegnarono. Tutti avevano l'odio nel cuore, ma non per questo le parole erano meno tenere; l'allegria risvegliò il desiderio che a sua volta gli conferì un fascino nuovo. Questa incredibile orgia durò fino al mattino e quando si separarono le donne dovettero credersi perdonate, ma gli uomini, che avevano covato il loro risentimento, il giorno dopo ruppero definitivamente; e non contenti di aver abbandonato le loro leggere amanti, completarono la loro vendetta rendendo pubbliche le loro avventure."


Il secondo meme, invece, mi è stato passato dal caro Daniele, Viva el Barça, e consiste nell'elencare cinque canzoni che, in un modo o nell'altro, fanno parte di noi, ci abitano nell'anima. Come giustamente fa notare Dani, non è facile selezionare soltanto cinque canzoni... io ci provo.

Def Leppard, Let's get rocked
Il rock è la musica del liceo, quando traducevo e studiavo greco (con amore) sulle note dei Nirvana, AC/DC, Led Zeppelin... mi facevano correre i neuroni e mi riempivano di energia. Lasciavo il dizionario sulla scrivania, e cominciavo a saltare per la stanza, gridando in un inglese stentato. Credevo che la vita fosse dietro l'angolo, in una chitarra arrabbiata o dolce, in una frase tradotta con facilità. La vita si sarebbe, invece, fatta rincorrere a lungo.



De Gregori, Caterina
E' la canzone di un periodo, quello dei vent'anni, e di un amore: il primo, il più lungo e il più bello. Perché non ti bastano per piangere le lacrime di tutto il mondo, quando la notte scende e ti si gelano le braccia. In questa canzone c'è tutta la leggera bellezza, la ciclotimica esasperazione di un'adolescenza che si attarda in fattezza da donna.



Sakamoto, Marry Christmas Mr. Lawrence
Le sere, ricordo, le sere d'inverno seduta per terra con la schiena appoggiata al termosifone, e un libro sulle ginocchia e il telefono accanto a me, ad aspettare. Sakamoto, per me, è l'attesa. E Roland Barthes, che dell'attesa degli amanti ha descritto ogni ansimo, ogni sospiro, ogni più amara piega.



Gilberto & Jobim, Desafinado
La Bossa Nova è nata a casa di Pietro, che casa poi non era ma un garage pitturato di nero, un lenzuolo a separare il letto dalla cucina - guaranà - e Gilberto cantava sensuale e malinconico, assorbito da ogni poro di quelle pareti scure. La Bossa Nova è stata la passione per il portoghese, l'eterea Lisbona fragile di cielo chiaro e Pessoa che, in lingua originale, mi faceva vibrare bocca lingua e gola in un canto smisurato.



De André, Sidun
E, in ogni sua nota o parola o frase, tutto l'album Creuza de mä, in cui ci sono le mie radici, la mia anima tutta e ogni mia appartenenza. Sidun è una canzone di guerra. Ascoltatela, ci insegna molto sulla vita, la morte e noi stessi. Vi lascio con la traduzione del testo, che è cantato in dialetto genovese.

Il mio bambino il mio, il mio.
Labbra grasse al sole di miele, di miele.
Tumore dolce benigno di tua madre,
spremuto nell'afa umida dell'estate, dell'estate,
e ora grumo di sangue orecchie e denti da latte.
E gli occhi dei soldati cani arrabbiati con la schiuma alla bocca,
cacciatori di agnelli,
a inseguire la gente come selvaggina
finché il sangue selvatico non gli ha spento la voglia.
E dopo il ferro in gola, i ferri della prigione,
e nelle ferite il seme velenoso della deportazione,
perché di nostro dalla pianura al molo
non possa più crescere albero né spiga né figlio.
Ciao bambino mio, l'eredità è nascosta
in questa città che brucia, che brucia nella sera che scende
e in questa grande luce di fuoco,
per la tua piccola morte.

11 commenti:

Daniele ha detto...

Val, eccoti qua con le canzoni e anche con il libro (questa cosa della pagina 161 è toccata anche a me… domenica apparirà sul blog..). Intanto grazie per aver accettato l’invito e la scelta è un po’ in linea con ciò che mi aspettavo.

Mi aspettavo un pezzo rock, più che altro per lo sfogo di quella rabbia che ogni tanto arriva dai tuoi post (in realtà invece il pezzo l’hai messo per gli anni del liceo) e poi altre canzoni melodiche e anche d’atmosfera.

Non conosco Sakamoto, stasera me l’ascolterò…

Ciao!

D

Bk ha detto...

Caterina...
è forse la canzone che da tempo immemore mi mette più allegria.
E' come un raggio di sole che entra nella stanza.
Vado a memoria: "ma se soltanto per un attimo potessi averti accanto, forse non ti direi niente ma ti guarderei soltanto...".
Se questo non è amore...
Un bacio Bk

My funny Valentine ha detto...

Dani, hai ragione quando dici che il pezzo rock doveva esserci - quanto meno per dar ragione della rabbia che ogni tanto mi sommerge. Non so, mi è venuto da svolgere questo meme in senso cronologico, dal passato al presente al sempre-presente... Ma il rock sta tornando prepotente nelle mie giornate, forse è per questo che la prima musica che mi è venuta in mente sono stati loro, i veri rockettari: Nirvana, Deep Purple, ecc.
Un sorriso e grazie per aver pensato a me per questo bellissimo meme... :-)
V

Anonimo ha detto...

Belle canzoni che hai scelto... Grazie, Giulia

vjj ha detto...

...ed invece io, mi ti aspettavo così... intrisa di quella che racconti essere la tua musica ( e confesso che immaginarti al centro di stanza euforica e sognante, mi è piaciuto tantissimo!).

My funny Valentine ha detto...

@ Bk: ricambio il bacio, e sono contenta che tu abbia apprezzato Caterina... non è conosciutissima, ma è davvero un gioiellino di poesia.

@ Giulia: grazie a te per essere passata!

@ Vjj: sono felice che l'immagine ti sia piaciuta. Mi hai fatto sorridere... :-)

V

JANAS ha detto...

ciao V.. più di tutti mi ha emozionato Sakamoto,..con le sue note delicate..De Andrè l'adoro da bambina,e ha già un posto speciale nel mio cuore..un angolino tutto per lui..De Gregori...alcune canzoni!
aspetto il tuo prossimo post promesso sul blog di enzo..dal tuo ultimo commento in risposta al mio, ho intuito che la smorfia e l'ira nasce da altro e non dal gioco di fioretto con lo scalatore
di montagne..
da un sub che ha raggiunto il tuo angolo più intimo?
ciao da janas

My funny Valentine ha detto...

@ Janas: o piuttosto da un sub che non ha mai abbandonato le mie profondità?
Un abbraccio, il post arriva domani... :-)
V

Erikù ha detto...

sidun è la mia canzone preferita...

marcouk76 ha detto...

Ciao Vale, ti ho nominato oggi per il meme musicale senza essermi accorto che in realta` l'avevi gia` fatto... una nomination sprecata! Belle canzoni comunque.

My funny Valentine ha detto...

@ Marco UK: be', grazie del pensiero... è sempre gradito! :-)
V