A volte penso di vivere in un deserto: e ciò che ci allarga lo sguardo, a noi liguri, è solo il mare davanti, ma le colline a strapiombo ci mettono con le spalle al muro. E ci sono delle volte in cui, scendendo da Milano, quando incontro il mare da un finestrino, la bocca dello stomaco mi si chiude, e la pelle scorre di un brivido freddo, e penso che potrei perdermici in quella mostruosa bellezza cangiante.
Ma Imperia è un deserto, credetemi, e io ci vivo in apnea, poi sento di non poterne più - il fiato ho bisogno d'aria - e prendo un treno, uno qualunque. Poi torno, perché come mi torce il cuore questo metro di terra a bagnomaria, questa lingua di serpente che nessuna carta geografica riuscirà mai a localizzare con precisione, nessun altro riesce. Eppure c'è il nulla, a Imperia: nelle librerie non ci sono i libri, i cinema sono stati drammaticamente decimati (per farvi un'idea della situazione, consiglio di leggere qui), non esistono locali e le videoteche sono sconsolatamente sprovviste: che se vuoi vederti l'ultimo di Pieraccioni, sei a cavallo, ma se chiedi Costa-Gravas ti guardano attoniti, Costa-che?
Questo vuoto pneumatico lo trovai icasticamente espresso su un muro dell'università a Milano. Passeggiavo con un'amica per i chiostri, quando la mia attenzione fu catturata da una scritta discreta ma autoritaria che mi fece verde di rabbia: Imperia al rogo, Sanremo capoluogo. E nonostante il mio livore, riconosco che il poeta anonimo in rima baciata non aveva nemmeno tutti i torti.
Siamo quattro gatti, tristemente compiaciuti del molto poco che offriamo a noi stessi, tutti, e i giovani più di tutti gli altri. Quelli bravi che conoscevo sono andati via: e se l'Italia non offriva posti abbastanza lontani, hanno scelto l'estero, Londra, Bruxelles, la Cina. Io no. Io sono rimasta (certo, con un piede solo, che l'altro è errabondo), perché forse sono meno brava, o forse troppo pigra, ma magari sono rimasta perché voglio credere che questa sia terra fertile, che - assieme a qualche altro 'bravo' superstite - voglio provare ad arare, seminare, curare. Voglio darmi una possibilità, e darla a questa città questo mare che amo con furia e rabbia. Vorrei che il mondo fosse un immenso tesoriere, uno scrigno, e tuffarci le mani fino ai gomiti - toccare vedere capire e scegliere - trattenendo fra le dita qualche gioiello o idea o persona o forma da trapiantare in questa mia città. E' per questo che da poco abbiamo fondato un'associazione culturale: per fare, e finalmente smetterla di mugugnare.
Ditemi che non sono un'illusa, per questa speranza e questo progetto.
V
giovedì 13 marzo 2008
Imperia mon amour
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34 commenti:
Imperia come la mia Siracusa...solo che io non c'ho lo stesso spirito d'iniziativa che hai tu!
Valentina, gran bella idea...e non sei un'illusa!
Se siamo così fortunati(e non poco in gamba) da non dover emigrare, è giusto che facciamo qualcosa per svegliare da questo torpore le nostre città.
Grazie, VJJ. Il tuo commento è carico d'entusiasmo e, proprio per questo, contagioso (e solare, come la tua bella terra).
Un abbraccio!
V
Illusa? Forse si! Ma è sui sogni degli illusi che poggiano le fondamenta di domani. C'è chi sognò una rotta nuova, chi una nera macchina per tutti, chi un onda per parlare con chi era distante... Bella idea! Continua così, sogna, illuditi ed agisci!
Vale! (e non a caso utilizzo un diminuitivo!!!) finalmente una cosa concreta, finalmente una cosa che si pensa, e poi si tocca, e poi si vede...
Non credere che stia esprimendo una critica, anche se non ci sarebbe nulla di male, ma troppe volte, tu, come me e come tanti, "ti perdi", nelle parole, nelle frasi, nelle meditazioni rarefatte, nelle sofferenze,ciò che credo sia il nostro privilegio ma indiscutibilmente, anche il nostro limite.
Oggi vedi, tocchi, fai. Avrai la magia di coniugare favole e realtà? Sono certa che saprai, farai, sarai.
@ Polle e Balù: tutti e due avete centrato la questione, ovvero agire. Sono belle le parole, è bello perdervisi, costruirsi un mondo nella testa e sotto pelle, e abitarlo. Ma alla fine, l'azione diventa un imperativo, un 'dover essere' che trascende le idee e si proietta nella realtà.
V
Condivido!
Ognuno fa quel che crede (anche se, talvolta, ho visto "andar via" anche i "non bravi") ma chi resta a prendersi cura delle radici con amore (bravo o non bravo che sia), ne sono certo, prima o poi riesce a tirare fuori anche i frutti più succosi!
Ciao D
...cara, si parla tanto e troppo di questa nostra Italia oramai allo sfascio. Tutti vorrebbero andarsene via. Molti l'hanno fatto. Io...no!!!
50 anni fa, si abbandonava il sud per cercar fortuna al nord o in Germania. Si abbandonavano le campagne per coltivare il sogno di essere cittadini del mondo. Ci si vergognava di essere nati al meridione. Si affinava l'accento, pur di nascondere le origini. Ma oggi, fortunatamente, le cose stanno cambiando. Chi nasce al sud, cerca in tutti i modi di tornare al sud. Io per primo. Si riscoprono tradizioni di cui andare fieri. La pizzica e le tarantelle impazzano. I film sui nostri nonni dilagano. La gente torna a popolare le coste del sud..dove il mare è ancora un'incanto. Molti dei miei amici, hanno preso quello che potevano dall'incontro e lo scambio con terre altre...e sono andati a seminare nelle loro di terre. E questo, mi da gioia. Lo farò anch'io. Lo sto gia facendo.
Così, sono pienamente d'accordo con te. Non mollare. E' la tua terra. Non è ne migliore e ne peggiore di un altra. Magari ciò che ha di bello, è leggermente nascosto. Sta a te, scavare e ritrovarlo. E l'idea dell'associazione è grandiosa. Vado con calma a visitare il sito e poi ti dico. Magari, te lo linko nel sito della mia società di produzioni indipendenti. Mi piace lo scambio!!!!
A presto my funny... ;-)
@ Diego: grazie per l'incoraggiamento e la fiducia. Sì, spero proprio che raccoglieremo frutti, prima o poi. Senza fretta e, come dici giustamente tu, con amore.
@ Don: mi farà piacere se darai la tua opinione in merito! Un abbraccio forte.
V
Ma perchè Balù? Da un gerundio così musicale e significativo... all'orso del Libro della giungla! Mah...!
Che sia un'idea vincente o meno, l'importanza sta forse nel semplice fatto che è un'idea...
Rimane comunque la base necessaria da cui iniziare ed il promo passo per quello che in fondo conta... il percorso...
@ Balù-ginando: un vezzo, perdonami, letto dalla tastiera della nostra amica Anna e rimasto incrostato alle mie dita... Non ti priverò più del tuo immaginifico gerundio. Capisco queste cose, e le rispetto.
V
Un'idea forte e concreta, sarai anche pigra e a volte persa nelgirotondo di sintassi e parole, ma questo è un proposito GIUSTO. Non c'è niente che tu possa cambiare con più coscienza e amore di quello che conosci...delle tue radici.
A vij devo dire però che il paragone con Siracusa non mi pare molto calzante, io le città le conosco entrambe e, una volta tanto, il sud non fa una magra figura.
Más de cien palabras, más de cien motivos
para no cortarse de un tajo las venas,
más de cien pupilas donde vernos vivos,
más de cien mentiras que valen la pena.
Ti regalo un verso di Joaquin Sabina
Non sei illusa ed anche se lo fossi è un'illusione meravigliosa!
Ti/vi seguirò..
Un abbraccio
g
Mi è piaciuto tanto questo tuo post Valentina. Mi ha detto qualche cosa di Imperia che non sapevo, mi ha introdotta alla sua bellezza e per il resto, tanto tu ti muovi, film e libri li trovi altrove; e poi mi piace il piglio volitivo che viene dalle tue parole.
Bella anche l'iniziativa, sono subita andata, bellissima idea me lo linko il vostro sito
giovani in movimento, li adoro!
marina
Capita a tutti di arrabbiarsi con la propria città o con tutta la nazione. Specie di questi tempi. Inevitabile direi. I luoghi perfetti non esistono ma ognuno ha le sue peculiarità, le sue meraviglie. Io abito a Roma e per quanto il mio amore sia profondo a volte vorrei fuggire sulle rive di un luogo molto meno caotico e nevrotico.Quando poi proprio non ne posso più fuggirei anche dall'Italia. Figuriamoci se non capisco le tue parole. Ma poi, come accade a te, mi guardo intorno e sento che questa città mi appartiene e anche quest'Italia un po' sbilenca, ed allora, mi lascio incantare dalle loro lusinghe e resto qui cercando in qualche modo di dare il mio contributo alla causa. Ed ogni tanto, per ritrovare vigore, prendo il volo, ma poi torno. Sempre d'amore si tratta e quindi si ama e si sbuffa, ma non si può stare lontani.
Chapeau! In questo post ho rivisto me stessa adolescente. Anch'io sono nata in una delle ultime province del regno che si affacciano sul mare, e come te ho sofferto per questa cesura con il resto del mondo (negli anni '80 non c'era neanche IBS). Io, però, non ero così determinata e avevo tutti e due i piedi errabondi.
Brava Valentina e bon courage!
@ Gianluca: seguici! Noi ne siamo felici, che al momento scarseggiamo di 'tifo'... Grazie per i versi... però la prossima volta traduci poiché lo spagnolo non lo capisco, lo intuisco soltanto... :-)
@ Bleek: concordo! Più che la meta, ciò che conta è la strada che si percorre.
Un abbraccio.
V
Eccomi qua, in versione, come sai, ormai solo serale... Allora, che dire se non che ho ritrovato alcune sensazioni che provo anche io quando ritorno a casa...
Un fuori sede forzato per lavoro, contento da un lato di abitare in una grande città e contentissimo di avere un rifugio, uno spazio solare nel fine settimana.
Non sono un grande amante dell'andare al mare ma sono un grande amante della vista del mare.. Anche d'inverno l'occhio che cade su quella distesa blu, quella gradazione sempre diversa di blu con il riflesso del sole è gastronomia per il mio l'occhio... E rilassante per la mia mente..
@ Enzo: hai ragione su due cose. La prima, che spesso mi arrotolo nella sintassi e quel che ne esce è un tantinello forzato e rococò. Ma mi piace e mi fa sentire a mio agio. Perché percorrere, rivoltare, dominare la sintassi e adattarla al proprio respiro interiore, è uno dei piaceri della vita a cui non voglio rinunciare.
La seconda cosa su cui hai ragione è che le città siciliane (meglio di tutte conosco Catania, città natale di un mio importante ex) danno dei punti non solo alla piccola Imperia, ma a molte belle e grandi città del nord e del centro. A Catania ho respirato un'aria vivace, colta, spigliata e giovane che mi ha del tutto incantata. Cerca tra le vie della città, e ci troverai pezzetti del mio cuore nostalgico...
Un bacio, Enzo.
V
@ Clotilde e Marina: grazie per l'incoraggiamento! Mi è caro.
@ M.Cristina: questo infatti era il senso del mondo-tesoriere, un posto dove ricaricarsi per poi - tornare.
@ Dani: ben tornato, Barça! Davvero non ami il mare?? E' una rivelazione per me quasi scioccante... però, se intendi dire che non ami il mare turistico, allora sono del tutto d'accordo con te. Neanch'io amo le spiagge invase da cani, bambini e (perdonatemi, turisti!) cafoni. Amo la spiaggetta sotto casa mia: sassi, l'acqua, e il silenzio.
Perché il mare non è turismo, ma un'esperienza interiore di bellezza e sacralità.
V
Io Balù continuerò a chiamarla Balù, sono profondamente insensibile al suo gerundio :-)
Per quanto riguarda la voglia di fare e di far seguire le azioni alle parole è segno di coraggio ed intraprendenza. Fai bene Val, e fate bene voi giovani.
Il mio augurio, sono certa che ce la farete.
Baci.
Anna
scusa l'intrusione, ma per caso sono capitato da te e la curiosità mi ha spinto a curiosare, così ho scoperto che hai letto Guerra e Pace, e non ho potuto fare a meno di scriverti... a un mio carissimo amico avevo detto "quando conoscerò una ragazza che ha letto per intero guerra e pace..." vabbé non continuo.
Ti saluto e scusa ancora l'intrusione
mmm, ma non si può commentare? Doh!
@ Anna: grazie per l'augurio, insensibile! :-)
@ Illuminazione prematura: sì che si può commentare! Ho solo inserito la moderazione dei commenti, eh eh... Ho letto tutti e due i volumi di Guerra e Pace ed io, come il tuo amico, ho sempre pensato che il giorno in cui incontrerò un uomo che ha letto tutti i 7 volumi della Recherche proustiana... :-)))
Un saluto
V
Scusa se vado un po' fuori tema... magari il discorso e` saltato gia` fuori nei commenti (non li ho letti tutti, scusa...), ma non hai piu` detto niente del giovane che avevi incontrato e che il giorno dopo ti aveva gia` mandato 7 SMS... aggiornamento?!?
Il ventenne? Hai ragione, non ne ho più parlato, e non è casuale. Mi annoia, e scusa il tono blasé con cui lo dico. Mi annoia e non so di cosa parlare, con lui. L'ho rivisto un paio di volte, mi sono sentita dare della "donna-bancomat" perché "da te posso solo prendere cose belle, imparare ed essere migliore" ma... non so come dire: non mi scatta niente, solo un po' di fastidio e invidia per la sua età scellerata e gloriosa. Proprio ieri sera avevo un appuntamento con lui. L'ho disdetto.
Se dovesse succedere qualcosa di emotivamente rinvigorente, Marco, vi faccio sapere!
Un bacio e un sorriso
V
Buongiorno Vale, permettimi una precisazione: Siracusa è una città piena di fascino, di luce, di sfumature, di storia e di nicchie incantate.
Catania è una città viva, giovane, musicale e accogliente.
Io amo entrambe, ma non posso non criticare la mia (in quanto natia) città di Siracusa che si è ridotta( x via di restauri, "cose e cunti") con un solo cinema e nessun teatro... è lì che s'insinuava il mio paragone con Imperia (che per di più non conosco "personalmente", ma di cui ho apprezzato le foto sul link dell'associazione che hai lasciato.)
Quindi... lunge da me l'intenzione di sminuire la bellezza delle città della mia terra!
Baci, a te ed Enzo.
PS:i 7 volumi della Recherche proustiana......mizzica! Pretenziosa... ;D
Improvvisamente oggi il tuo blog è tornato accessibile… misteri…
Val, non ho detto che non amo il mare. Ma non so proprio parlare l’italiano! :-)
Volevo dire che non amo particolarmente andare tutto il giorno in spiaggia, non amo quel che non ami tu…
Se scrivi ancora una volta che vedi, hai visto, vedrai, messaggerai, hai messaggiato, telefonato con il ventenne… cancello il tuo indirizzo mail, l’indirizzo del tuo blog e il nostro dopo Pasqua… anche solo per chi ti legge è un insulto alla tua intelligenza… :-P
Vjj, hai fatto bene a precisare. Io ricordo di essere stata a Siracusa, che mi è sembrata bellissima, e non potevo sapere che, in certe cose, è messa male come Imperia... Un abbraccio di solidarietà! :-)
Dani, non potevo non pubblicare i tuoi adorabili commenti... Queste minuscole gelosia tra blogger le trovo irrazionali e bellissime! :-P a te!
Bacio
V
I “tra blogger” saremmo io e te? Ci chiamiamo ancora così? :-)
Dani, sì!
;-)
V
Io che sono un milanese trasferito nel ponente, vivo tutti i disagi di cui parli nel post e a volte mi chiedo come sia possibile migliorare le cose in questa zona..
Le montagne alle spalle e il mare davanti sono una situazione geologica che non favorisce l'apertura mentale.
Poi , per fortuna, ci sono le perle rare che riescono in una realtà così "minimalista" a sognare ancora e a fare ancora.
Complimenti per la tua Associazione !
Ciao
Grazie, Rick. Anche i complimenti, in questi casi, sono boccate d'ossigeno che aiutano ad andare avanti coi sogni, e continuare a sognarli...
Un abbraccio
V
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